Fuorisalone 2025: Superstudio è sempre una fucina di idee

A-UN di Lexus

«Proprio in questo momento abbiamo bisogno di felicità e di ri-illuminare le nostre strade». Con queste parole Gisella Borioli, fondatrice di Superstudio e ideatrice dell’evento Superdesign Show, motiva il concept dell’edizione Happiness. E così il tema della felicità si riflette nel design, nell’arte e nell’allestimento dell’evento in programma per il Fuorisalone 2025 in via Tortona dal 7 al 12 aprile 2025. Curato da Giulio Cappellini, art director del Superdesign Show, la manifestazione ha come fil rouge un giallo luminoso, un colore che sarà ripreso anche da Lapilli in collaborazione con Food Design Stories con The Yellow Room: una promenade divisa in tre macro aree della felicità: dal cantiere, passando per il giardino si arriva alla materioteca, dove la pietra lavica dà concretezza a questo stato d’animo.

Happines ovviamente è la parola chiave, che racchiude speranza e bellezza, del manifesto identificato dal lettering creato dal graphic artist Daniele Cima, dove ogni lettera è intesa come una piccola opera d’arte. La selezione di oltre 70 designer provenienti da 10 nazioni e di più di 20 progetti è stata attuata a partire da una considerazione di Giulio Cappellini, secondo cui «il mercato ha bisogno di nuove idee, non di nuovi prodotti», in linea con lo spirito del quartiere espositivo.

Superstudio 2025
Hope di Nikolaus Bagnara

La mostra per i 25 anni di Superstudio

In questi 25 anni a Superstudio sono passati tutti i nomi più importanti del made in Italy e del design internazionale. Oggi quei nomi ritornano con la mostra Unforgettable – 25 years of design at Superstudio che vuole essere un omaggio all’arte del fare e del credere nella bellezza e nell’impegno sociale del design. Partecipano aziende come Acerbis, Alcantara, Alessi, Boffi, Cappellini, Cassina, Ceramica Flaminia, De Padova, Kartell, HENRYTIMI, Icone Luce, MDF Italia, Moroso, Poliform, Poltrona Frau, Zanotta, con la curatela di Giulio Cappellini.

Innovazione al centro

Alcuni protagonisti del Superdesign Show si distinguono per l’impatto innovativo e la capacità di ridefinire il futuro del design. Tra questi, Lexus spicca per la visione futuristica delle sue due installazioni interattive che accolgono il visitatore in padiglioni indipendenti: A-UN e Discover Together, che raccoglie le prospettive dello studio giapponese Bascule, del Centre of design della Northwestern University e del team di designer interno all’azienda. Realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa di Tokyo Six e lo studio di design Studeo, A-Un si ispira al tradizionale concetto giapponese di Aun no Kokyu (la sincronia del respiro) che mostra una nuova dimensione di comunicazione tra esseri umani e mobilità e cattura lo spirito di comprensione reciproca attraverso interazioni perfettamente sincronizzate tra il battito cardiaco del visitatore e il progetto espositivo.

Superstudio 2025
Light Bites di studio Habits

Anche i rituali più semplici e gli oggetti di uso quotidiano possono sorprendere. Ne sono un esempio le stoviglie interattive Light Bites studiate da Habits che reagiscono al cibo e ai gesti con variazioni luminose, creando una connessione tra percezione, emozione e convivialità. Le stoviglie, dotate di sensori e fonti di luce integrate, reagiscono al cibo e ai gesti dei commensali, creando un’atmosfera magica e coinvolgente. La luce, che cambia colore e intensità in base agli alimenti e ai movimenti, diventa un elemento chiave, invitando a una fruizione più consapevole e contemplativa del cibo. A completare l’esperienza sensoriale è il percorso gastronomico che accompagna il servizio ideato dalle chef di Altatto, ristorante milanese di alta cucina vegetariana e vegana.

La felicità vista da Oriente

L’Asia, e in particolare l’Estremo Oriente, è da sempre protagonista delle esposizioni a Superstudio Più. Lo confermano Slow Hand Design Exhibition 2025 e Front 100, vetrine della creatività thailandese curate dal Department of International Trade Promotion e dalla Thailand Creative Culture Agency. Le esposizioni raccontano la diversità della Thailandia, raccogliendo prodotti progettati per portare felicità in un’epoca segnata dall’incertezza globale.

L’associazione Hong Kong Interior Design si presenta invece con Urban Reflection, mostra che riunisce dieci gruppi di interior designer e aziende in una fusione poetica tra contemporaneità e metodi di lavorazione antichi che trasportano in una regione dinamica e ricca di storia.

Urban Reflection dell’associazione Hong Kong Interior Design

Happiness One-fab objects f(x) =? è il nome dell’installazione curata dai giapponesi George P. Johnson e Yutaka/Onefabrica. Il progetto abbraccia la natura caotica della gioia attraverso i movimenti dinamici di un doppio pendolo, catturato e trasformato da luce, tessuto e colore. Il movimento imprevedibile del pendolo riflette la natura fugace della felicità, sempre mutevole, mai ripetitiva, ma che segue sempre il suo ritmo intrinseco. L’interazione di movimento e materialità crea una narrazione visiva in continua evoluzione, incoraggiando il pubblico a chiedersi come la gioia si manifesti nelle proprie vite. Il nome dell’installazione simboleggia l’infinito come metafora delle infinite possibilità della gioia, spingendoci a esplorare gli sconfinati modi in cui la felicità può prendere forma. Alla fine, forse la felicità non è qualcosa da controllare o comprendere appieno, ma piuttosto da abbracciare nella sua natura in continua evoluzione.

Installazioni scenografiche

Altro filo conduttore della proposta di Superstudio sono le installazioni scenografiche e immersive, come Hope di Nikolaus Bagnara, marchio specializzato nel settore della produzione, distribuzione e lavorazione dei materiali lapidei. Progettata da Luca Martorano e Mattia Albicini di Draw Studio, l’esposizione esplora il tema della felicità e della speranza attraverso un viaggio multisensoriale, dimostrando il potenziale espressivo ed emozionale della pietra naturale. Lo fa attraverso tre ambienti diversi, ognuno dei quali corrisponde a uno stato d’animo, che accompagnano il visitatore in un viaggio alla scoperta di sé, dal buio alla rinascita.

Superstudio 2025
La Thailandia partecipa con Slow Hand Design Exhibition 2025 e Front 100

Infine, altra installazione – anch’essa dal cuore orientale – è X Possibilities, che deriva dalla collezione dei tavoli modulari X Table System di Cappellini disegnata dal giovane designer taiwanese Hsiang Han Hsu. L’esposizione è stata pensata per evocare pensieri e per esplorare le possibilità di estensione dalla natura all’industria e all’arte. Vuole inoltre creare uno spazio esperienziale di forte impatto che regala prospettive variegate attraverso gli oggetti di diverse scale.

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