Ruffino, storica azienda vitivinicola toscana fondata a Pontassieve nel 1877, torna alla Milano Design Week con un racconto immersivo che mette in dialogo cinque talenti creativi e vini d’eccellenza, in un viaggio tra opere d’arte inedite e innovazione.
Dal 7 al 13 aprile, la Triennale di Milano ospita la seconda edizione del progetto ORObyRUFFINO – The Art of Connection ispirata all’iconico vino Riserva Ducale Oro. Ai designer Agustina Bottoni, Beatrice Dettori, Uroš Milić, Studio Martinelli Venezia e Studio Millim è stato affidato il compito di reinterpretare il significato delle connessioni attraverso opere inedite.
La mostra trasforma la convivialità in un’esperienza artistica, esprimendo la relazione e la visione creativa degli artisti sull’oro, da sempre simbolo di trasformazione ed elevazione.

La tavola diventa così uno spazio di incontro e scambio, dove nascono idee e prendono forma ispirazioni. Pensieri, sapori e colori si intrecciano, trasformando il rito della convivialità in un laboratorio di creatività che celebra la maestria artigianale e l’eccellenza italiana.
Per questa edizione, Marco Sammicheli – direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano – ha selezionato cinque studi capaci di esplorare e reinterpretare oggetti, materiali e forme con uno sguardo personale, dando vita a creazioni che raccontano il design italiano con nuove prospettive.
Agustina Bottoni, designer argentina con base a Milano, esplora la relazione tra forma, luce e materia, dando vita a oggetti che trasmettono un senso di armonia e raffinata semplicità. I suoi progetti si caratterizzano per l’uso di materiali autentici e per un design che valorizza il gesto e la ritualità quotidiana.
Beatrice Dettori reinterpreta il ferro battuto con un linguaggio contemporaneo, trasformando un materiale tradizionalmente rigido in strutture fluide e dinamiche. Il suo lavoro si muove tra sperimentazione e memoria, creando oggetti che fondono funzionalità ed espressione artistica.

Lo studio Martinelli Venezia, fondato da Carolina Martinelli e Vittorio Venezia, indaga il rapporto tra design e territorio, lavorando su progetti che esaltano la matericità e il valore
simbolico degli oggetti. Attraverso una ricerca che spazia dall’artigianato alle nuove tecnologie, le loro opere ridefiniscono lo spazio domestico e collettivo.
Millim Studio, il duo creativo composto da Chiara Pellicano ed Edoardo Giammarioli, lavora all’intersezione tra arte, design e narrazione visiva, sviluppando progetti che giocano con la percezione e le emozioni. Le loro opere trasformano materiali e forme in esperienze multisensoriali, aprendo nuovi scenari di dialogo tra oggetto e spettatore.
Uroš Mihić, maestro dell’origami applicato al design, utilizza la piegatura della carta come mezzo espressivo per creare strutture architettoniche leggere ma di grande impatto visivo. Le sue geometrie, ispirate alla natura e alle tradizioni del costruire, diventano metafore di equilibrio e connessione.
dove: Triennale, viale Emilio Alemagna, 6, Milano
quando: dal 7 al 13 aprile
L’articolo Quando il vino incontra il design e l’arte sembra essere il primo su Living.