Vincolare il legno a un gesto rigido e una tensione verso l’impossibile, senza controllo. È l’utopia che il desginer David Dolcini svela nella mostra Le Forme del Tempo, risultato di un percorso che ha portato a una serie di 37 oggetti unici in legno, compresi i due speciali creati appositamente per l’occasione, da vedere alla galleria Volumnia di Piacenza fino al 24 maggio 2025, con la curatela di Marco Sammicheli (direttore del Museo del Design Italiano, Triennale Milano). Un’evoluzione della ricerca su forme, archetipi e il “tempo lento” chiamata Timemade, che avevamo visto in una sua fase iniziale all’Istituto Italiano di Cultura a Copenhagen durante la 3 Days of Design 2023.
La Design Week milanese quest’anno si estende quindi idealmente fino ad arrivare a Piacenza. Un ritorno a casa per Dolcini che nella città emiliana ha studiato ed è tornato a vivere dopo il periodo spagnolo a Valencia. Con questo solenne progetto site-specific diviso in due sezioni: l’installazione lasciata sul sagrato della Basilica cinquecentesca di Sant’Agostino nel dicembre 2024 e che ora potete apprezzare, appunto, insieme alla mostra completa Le Forme del Tempo. La chiesa è stata un luogo rimasto per anni abbandonato e nascosto al pubblico, prima di rivivere come spazio espositivo, “casa” della gallerista Enrica De Micheli

La filosofia di design Dolcini è definita come un viaggio che unisce l’analisi multidisciplinare alla sperimentazione diretta, dando vita a opere che raccontano di innovazione e bellezza. Presenze enigmatiche e scultoree e, proprio per questo, attrattive. Che poi è uno degli intenti di Dolcini quello di suscitare nell’osservatore un sentimento di attaccamento, con una pressione emotiva e conseguente reazione. Ha messo così in scena un alfabeto di volumi lignei, “pensieri plastici”, raggruppati in famiglie, chiamati innesti, sovrapposizioni, tralci, conversi, che dialogano a scala diversa, per niente sminuiti nella monumentalità dello spazio espositivo.
Il designer è un forte sostenitore della manualità ma lascia che il tempo faccia il suo corso sugli oggetti, accettandone le tracce e gli inevitabili mutamenti della materia. Seguendo un naturale wabi-sabi (la filosofia estetica giapponese che apprezza l’imperfezione e la semplicità naturale), in cui David ricerca in maniera intransigente l’armonia stando in bilico sull’ossimoro tra primitivo ed elegante.

Per l’imminente Design Week a Milano Dolcini si sdoppia con un ventaglio di progetti a corollario della mostra piacentina: ha seguito lo sviluppo della collezione dedicata a Bruno Munari nella mostra Viaggio nella Fantasia, visitabile nello showroom Amini in via Borgogna 7 durante i giorni del Salone; la collaborazione decennale con Porada ha portato invece ad Augusto e Vico, rispettivamente un tavolo che gioca col modulo della gamba e uno specchio contenitore rimando ai laghi vulcanici.

David Dolcini – Le Forme del Tempo
a cura di Marco Sammicheli
dove: Volumnia, Stradone Farnese 33 Piacenza
quando: dal 29 marzo al 24 maggio 2025
volumnia.space
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