Settimana corta: la Clerkenwell Design Week a Londra è la tre giorni per fare il punto sulla situazione del design post Salone del Mobile di Milano. Un format ormai collaudato, ogni anno sempre più articolato e consistente e allargato anche ad altre zone satelliti della città, che apre il calendario degli appuntamenti dedicati al settore nella capitale inglese, seguito in autunno dal 100% Design (Design London Shoreditch, 16-18 settembre) in contemporanea al London Design Festival (13-21 settembre).
Manifestazione breve, quindi, ma con un ricco programma di eventi, conferenze e presentazioni, che anima il quartiere centrale di Clerkenwell, da sempre considerato il “design district” di Londra, e con una selezione dei marchi nostrani nella Italian Collection concentrata nel padiglione nella St. John’s Square.
I NUMERI DELLA SETTIMANA A CLERKENWELL
17 le collettive tematiche esposte nei tendoni allestiti negli spazi pubblici e in luoghi di solito non aperti a questo tipo di eventi, come corti, chiese e cripte. Punti espositivi sparsi per il quartiere da visitare in una piacevole passeggiata, tempo permettendo, alternati a 14 installazioni commissionate per l’occasione. Basta seguire le strisce rosa che segnano il percorso sul suolo pubblico. Tra architettura, arredi, con anche qualche novità di materiali e prodotti, la CDW è l’opportunità di visitare i 200 tra studi e showroom aperti e partecipare agli interventi dei protagonisti del design, soprattutto di quelli trasversali e a vocazione artistica, come Arthur Mamou-Mani, Sabine Marcelis alla sua prima Crerkenwell Design Week, Tom Dixon, Benjamin Hubert, Pearson Lloyd e Alex Chinneck.

LE INSTALLAZIONI DA SCOPRIRE NEI LUOGHI PUBBLICI
Proprio Chinneck ha realizzato un esempio della sua “origami architecture”. L’artista britannico, diventano famoso per la sua casa con la facciata che scivola a Margate, città sulla costa nel Regno Unito (From the Knees of my Nose to the Belly of my Toes, 2013) e quella con la zip a Milano (A Sprinkle of Nnight and a Spoonful of Light, 2019 – le trovate nella gallery), qui ha creato una scultura al centro della Charterhouse Square in cui fluidità ed eleganza trascendono la staticità dei materiali. Sette tonnellate di peso tra l’acciaio recuperato dalla demolizione dell’ex ambasciata americana e i seimila mattoni impiegati, creano una parete adagiata come un’onda sinuosa nel giardino al centro della Charterhouse square.
«Mi è stato chiesto di creare un’opera d’arte pubblica, cosa che non facevo a Londra da qualche anno. Ho declinato con linguaggio architettonico Iil contesto in stile georgiano e i materiali caratteristici di quest’area», dichiara a Living il creativo. A Week At The Knees, questo il nome dell’opera, rimarrà visibile per sei settimane per poi essere ricollocata in altra destinazione.
Poco distante, l’architetto di origine francese Arthur Mamou-Mani continua la sua ricerca sulle bioplastiche con l’installazione vincitrice di un concorso di idee indetto da Dezeen sul tema della forma dell’acqua. Dal titolo Harmonic Tides è un corridoio luminoso formato da pareti stampate in 3D, una doppia onda di materiale derivato dallo zucchero che con l’aiuto della luce ricrea i riverberi di una grotta. Ogni struttura presenta una geometria a increspatura, ispirata alle forme idrodinamiche presenti in natura, come i vortici dei fiumi e le correnti oceaniche a spirale.
Infine, tra le altre, segnaliamo l’installazione Brick from a Stone: Arch Revival, il piccolo padiglione di volute arcate alte più di quattro metri, slanciatissimo e leggero seppur realizzato con mattoni di pietra. Lo ha disegnato lo studio HawkinsBrown con la consulenza ingegneristica di Webb Yates, su commissione dei produttori britannici Albion Stone e Hutton Stone.

dove: Clerkenwell, Londra. Fermata metropolitana Farringdon o Barbican
quando: dal 20 al 22 maggio 2025
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