Là dove il mare luccica: una villa dalla vista spettacolare sul Golfo di Napoli

Semplicità Anni 50 e una vista impagabile sul Golfo di Napoli, per decenni è stata la felice residenza estiva di una grande famiglia partenopea. Ultimamente nessuno riusciva più ad andarci, e la decisione è stata inevitabilmente quella di vendere.

Il nuovo capitolo della storia di questa villa in località Sant’Agnello – il più piccolo dei sei comuni della Costiera Sorrentina – incomincia nel 2021, quando un imprenditore campano del settore agroalimentare decide di acquistarla per farne la sua dimora principale. Dopo un accurato lavoro di restauro, ora si prepara a trascorrere la seconda estate di sole, vento e mare blu.

Che fortuna viene da dire, osservando il superbo parco botanico ottocentesco in cui è immersa: 76 mila metri quadrati che, oltre alla settecentesca Villa Cortchacow – costruita dal conte di Siracusa Paolo Leopoldo di Borbone – ospitano anche il Parco dei Principi, uno dei primi hotel di design al mondo progettato da Gio Ponti nel 1962.

Partiamo da qui, dall’ispirazione: «La villa era modesta nella sua architettura, e così l’abbiamo lasciata. Sono rimasti gli intonaci in calce, le ringhiere verde pino, gli infissi in legno di Iroko. Non avevamo intenzione né di storicizzarla né di renderla più contemporanea, ma solamente la volontà di portare l’esterno all’interno attraverso colori e finiture, per i quali abbiamo umilmente attinto al patrimonio pontiano», racconta Annarita Aversa di studio Architetti Artigiani Anonimi.

Salernitana di stanza a Milano, per il committente aveva già progettato un’altra poetica dimora ad Amalfi, a strapiombo sul mare. Qui il mare ha deciso di farlo entrare in casa.

«Abbiamo abbattuto tutti i muri non portanti, svuotata la casa era bellissima», ricorda con un po’ di nostalgia, «gli ambienti sono diventati leggeri e ariosi, divisi solo da porte scorrevoli di legno cannettato», continua Aversa.

Risolta la parte strutturale si è concentrata sulle finiture, ed è a partire dalla scelta del pavimento che emerge il richiamo a Gio Ponti: un pattern in ceramica, apparentemente casuale, a richiamare l’idea dell’opus incertum del cortile «tipico della nostra costa, in realtà segue un modulo ben preciso, l’ho fatto realizzare in verde Celadon da un ceramista di Vietri. Volevo restituire un’idea di spontaneità. Mi è costato la vita! Ma adesso a guardarlo sembra un’installazione», dice orgogliosa.

Là dove il mare luccica: una villa dalla vista spettacolare sul Golfo di Napoli

La ceramica d’autore e il colore restano gli elementi centrali del progetto: «Le piastrelline azzurre posate a foglia della cucina si ispirano ai lavori di Guido Gambone, mentre il bagno padronale rosa e ceruleo rende omaggio a certi quadri di Fausto Melotti».

E gli arredi? Aversa ci pensa un po’: «Ho cercato di contenermi. Volevo ambienti soft e un’atmosfera rilassata da casa al mare, senza troppo design».

Quasi tutto è custom made, realizzato dall’architetta e da artigiani e giovani artisti locali, come i vasi dei ceramisti vietresi Lucio Liguori e Alessandro Mautone, ma non mancano pezzi vintage come le raffinatissime poltroncine francesi in rattan di Janine Abraham & Dirk Jan Rol e un raro tavolino dello scultore tedesco Berthold Müller, per citarne alcuni.

Là dove il mare luccica: una villa dalla vista spettacolare sul Golfo di Napoli

«Questa è la nostra oasi, qui venivano a villeggiare gli antichi romani già nel primo secolo avanti Cristo. È un luogo magico, da proteggere, e noi ci prendiamo cura anche dei sei ulivi secolari dichiarati monumento regionale dalla Regione Campania», conclude il padrone di casa.

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