Una casa-laboratorio tra mare e uliveti

Casa e studio in 85 metri quadrati

Casa e laboratorio, progetto e racconto personale. A Chiavari (Genova), in un quartiere che un tempo ospitava le famiglie dei pescatori, l’architetta e ceramista Laura Nazzari ha immaginato la sua abitazione come un’estensione naturale del proprio lavoro. Tra il mare e gli uliveti della costa ligure, in un edificio degli Anni 90, ha trasformato un appartamento di 85 metri quadrati in uno spazio abitativo e operativo insieme, dove la creatività scorre libera e l’identità si afferma in ogni dettaglio.
Il punto di partenza è stato il frazionamento dell’unità originaria. La casa attuale, ritagliata da una suddivisione più ampia, conserva alcuni elementi preesistenti, come il parquet in rovere e un camino in pietra, reinterpretati in chiave personale. La ristrutturazione, pur rispettosa della struttura originale, ha introdotto una nuova grammatica spaziale: più aperta, ariosa, relazionale. La zona giorno si articola in una pianta fluida, dove convivono cucina, area living e angoli per la sperimentazione artistica.

La luce naturale è protagonista assoluta. Ampie finestre in stile nordico illuminano gli ambienti e rafforzano il dialogo con il paesaggio esterno. L’esperienza olandese ritorna anche nell’approccio funzionale e misurato degli interni: essenziali ma mai freddi, misurati ma pieni di suggestioni.
La casa riflette in pieno il suo modo di vivere e lavorare. In questo senso, l’intero appartamento può essere letto come un autoritratto. Il divano appartenuto ai genitori, una poltroncina vintage, le ceramiche modellate a mano e i pomelli – uno diverso dall’altro – che punteggiano arredi laccati su misura: ogni elemento parla di affetti, viaggi, passioni. La libreria progettata dall’architetta stessa attraversa lo spazio come un segno grafico, accogliendo opere di artisti amici e oggetti di uso quotidiano, senza gerarchie.

La casa non contiene semplicemente gli oggetti: li mette in relazione. Così anche il piccolo studio di ceramica diventa parte del racconto domestico. «La casa è il mio laboratorio, non solo nello studio ma in ogni stanza. È uno spazio che cambia, che evolve con me, in cui sperimento forme, materiali, abitudini». La produzione ceramica – una passione coltivata negli ultimi anni – rappresenta per Nazzari un’estensione concreta della progettualità, un modo per tornare al gesto manuale, al dettaglio, alla materia.

Una casa-laboratorio tra mare e uliveti
Foto Anna Positano I Studio Campo

Nella zona notte, più intima e silenziosa, prevale un senso di misura e coerenza, senza rinunciare al calore delle superfici e alla leggerezza delle atmosfere. Nulla è esibito, tutto è scelto. La palette cromatica si muove tra neutri caldi e materiali naturali, lasciando che siano la luce e le presenze quotidiane a dare ritmo agli spazi.

Dopo una formazione tra Genova e Amsterdam, Nazzari ha scelto di tornare nella sua terra, per amore e per radicamento. Oggi lavora tra progetti di riqualificazione e interni per negozi, con uno sguardo sempre attento al dettaglio e alla relazione tra estetica e funzione. Questo progetto – la sua casa – è il manifesto più sincero del suo modo di abitare e progettare: empatico, silenzioso, pieno di senso.

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