Total white o (tradizionalmente) colorati: i tappeti moderni marocchini raccontati da chi li realizza

Nella scelta di tappeti moderni per arredare casa, la domanda che abita più frequentemente le menti, passando in rassegna vetrine fisiche e digitali, è: “Come sceglierlo?” E, subito dopo: “Come riconoscere un tappeto originale da uno commerciale?”.

È un dubbio lecito, perché i fattori in gioco in questo senso sono numerosi, dal tipo di lavorazione alla materia prima utilizzata, dai motivi e i decori alle tinture, artificiali o meno.

Durante un recente viaggio in Marocco, abbiamo voluto approfondire il tema, rivolgendoci a chi, di lavoro, fa proprio questo: Soumaya Toudaovi – giovane designer e artigiana della ceramica, nonché founder di House of Chiki, una deliziosa boutique d’arredo dallo stile contemporaneo locata nei Suq di Marrakech.

All’interno del suo negozio, tappeti graficamente molto distanti da quelli più comunemente esposti nelle stradine della città, sono frutto di una lavorazione artigianale realizzata nell’entroterra della regione dalle cooperative BIBI, note per la loro competenza in materia. A capo dell’attività c’è Rabii Bibi, collezionista e ricercatore di tappeti marocchini, il cui riad è il luogo da cui provengono le foto di questo articolo.

Total white o (tradizionalmente) colorati: i tappeti moderni marocchini raccontati da chi li realizza

Come riconoscere un vero tappeto marocchino e distinguerlo da quelli industriali?

La differenza è evidente: i tappeti commerciali sono decorati con grafiche quasi plastiche e motivi geometrici. Di solito sono frutto di una sola tecnica di annodamento, a differenza dei tappeti tradizionali, che ne combinano diverse.

Un tappeto industriale, poi, è perfetto nella forma e presenta contorni impeccabili. Non è il caso dei tappeti autentici, o tradizionali, per meglio dire. Questi ultimi mostrano la loro natura artigianale nelle lievi imperfezioni che si possono individuare, in primis dal contorno e le sue linee.

Sul retro, inoltre, presenta evidenti nodi a dimostrazione che si tratta di un pezzo realizzato in modo artigianale.

tappeto moderno blu
Courtesy BIBI Cooperatives

Come nasce un tappeto marocchino?

Prima di tutto, dipende dal tipo di pecora scelta e, più specificatamente, dalla sua origine. La qualità della lana cambia completamente nel caso in cui provenga dal Marocco o dalla Nuova Zelanda.

Una volta raccolta, poi, la lana viene stirata, accuratamente pulita e tinta attraverso tecniche tradizionali (oggi sempre più rare) o chimiche. Oppure, ancora, lasciata naturale. Viene poi cardata per formare filati spessi e resistenti.

La realizzazione vera e propria del tappeto prevede l’utilizzo di strumenti tradizionali, come il mensej, utensile in legno su cui viene posizionata una base regolata a seconda delle dimensioni desiderate. Quest’ultima non può essere modificata, una volta impostata, poiché determina definitivamente la dimensione del tappeto.

Vi è poi la fase di tessitura, in orientamento orizzontale, durante la quale i nodi di lana vengono legati una o due volte. Una volta completata la prima fila, si inizia la seconda sempre con la stessa base utilizzata, in modo a separarle e evitare che i nodi si mescolino.

Come si è evoluta la tradizione/metodo tessile nel corso degli anni?

In tema di manifattura dei tappeti marocchini l’evoluzione ha portato con sé, prima di tutto, l’abbandono della tintura naturale per la lana. Si tratta di un processo lungo e complicato, che non garantisce che la tonalità di colore desiderata sia sempre uniforme. Aspetto, al contrario, richiesto dal cliente.

Le tinture naturali sono tratte, per esempio, dalla buccia di melograno e l’henné, per questo il risultato varia.

Altro piccolo dettaglio risiede nel fatto che la tradizione vuole le frange solo su un lato; oggigiorno dipende dalle preferenze del cliente, così le frange possono decorare entrambi i lati, solo uno o, addirittura, il tappeto ne può essere privo.

tappeto marocchino bianco
Courtesy BIBI Cooperatives

Cosa significa che esistono diversi tipi di nodi a seconda del tipo di lana?

Per la realizzazione di tappeti marocchini, possono essere utilizzati più di 16 tipi di nodi. Esistono poi più di 30 varianti di materia prima – cioè tessuti – che per noi rappresentano trenta scuole diverse che si differenziano per fibre, colori, struttura, disegni e nodi.

Per esempio, il Medio Atlante, che include Zemmour, Boujaad, Oued Zem, Tifelt, Zayan, Benimguild, Beni M’tir, Ait Youssi, Mrirt, Ait Zgougou, Ait Bouahcen, prevede nodi berberi; in alcuni casi due fili di ordito, in altri tre. L’Anti-Atlante, che include Ait Oubyal, Tamassint, Ait Ouaghrda, Khzama, Ait Kalla, Taznakht, si differenzia per l’utilizzo di tessuti piatti, tappeti a pelo e murales artistici; così come la tecnica di “substitution de trame” (sostituzione della trama), esclusiva dei tappeti marocchini e turchi. E, infine, la tecnica di “enroulement de trame” (avvolgimento della trama).
Infine, l’Alto Atlante utilizza metodi ulteriormente dfferenti e include Azilal (Ait Bougemmaz, Ait Bouilli, Ait Abbas, Ait Affan, Tiwtli, Ait Mhemed), Ourika, Oukaimden, Ait Ourir, Sidi Raha.

Total white o (tradizionalmente) colorati: i tappeti moderni marocchini raccontati da chi li realizza

Esistono colori artificiali e naturali. Qual è la differenza?

Oggigiorno è molto raro trovare qualcuno che usi ancora tinture naturali. Fino al 1880, venivano utilizzate solo tinture naturali, ma con l’introduzione della tintura chimica, abbiamo in gran parte perso questa tradizione. La tintura naturale è un processo lungo senza garanzia di ottenere un colore esatto, il che rende difficile la replicazione. Oggi, un professionista altamente qualificato può creare fino a 10 colori con tinture naturali, ma è costoso produrre tappeti utilizzando solo metodi tradizionali, come henné, cipolle, zafferano, noci, robbia e melograno. Di conseguenza, la tintura naturale si trova ora principalmente nei tappeti vintage e antichi, mentre la maggior parte dei tappeti contemporanei viene tinta con coloranti chimici.

Quali sono le tendenze che influenzano la produzione?

I differenti stili dei tappeti realizzati in questa area del Marocco sono ognuno associato alla regione di provenienza: minimalismo per i tappeti Beni Ouarain, primitivismo per Azilal, cubismo per i tappeti Boujaad e dadaismo per Rhamna. Una varietà che ci consente di soddisfare facilmente le esigenze della clientela. In generale, al momento notiamo un particolare interesse per i tappeti bianchi, total white o parzialmente colorati.

Total white o (tradizionalmente) colorati: i tappeti moderni marocchini raccontati da chi li realizza
Courtesy BIBI Cooperatives
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