Vetrate policrome, ferro battuto, pareti dipinte con temi surrealisti: Villa Junot è un contenitore magico di stili e di storie, nel cuore di Montmartre. Costruita nel 1926 e abitata in origine da André Mauprey, un rinomato compositore, librettista e figura di spicco della scena culturale del periodo tra le due guerre, negli anni era stata suddivisa in appartamenti. L’edificio Deco, dotato anche di un giardino verde di 40 metri quadri, è stato acquistato da Iconic House, società che sta rimodellando il panorama dell’ospitalità tradizionale con la prima collezione di maison hôtelière, ovvero case private in affitto che offrono servizi degni di un hotel.
I lavori di ristrutturazione sono stati affidati a Claves, lo studio di architettura d’interni fondato da Laure Gravier e Soizic Fougeront, che si è occupato anche della scelta degli arredi e di tutte le opere d’arte esposte. Il duo di progettiste ha saputo disegnare interni armonici ed eclettici, con suggestioni Art Nouveau e dettagli sorprendenti come cieli stellati, figure chimeriche e icone esoteriche.
Il piano terra è stato riservato alla zona conviviale della casa, con due saloni – piccolo e grande, a doppia altezza – una sala cinema, una sala da pranzo e una cucina con isola. Vera chicca la sala bar, blu profonda con dettagli dorati. Gli arredi, molti custom, sono pezzi dalle linee senza tempo, arricchiti da velluti, intarsi, dettagli decorativi dal gusto massimalista e dal guizzo francese.
Ai piani superiori si sale percorrendo una scala con parapetto in ferro battuto originale, arricchita da un pittorico optical che ricorda una carta da parati a righe piegata e attaccata casualmente alla parete.
Il primo piano è tutto riservato alla grand suite padronale. La camera da letto ha un camino con drappeggio in gesso di Southway Studio e, oltre al letto, dispone di un guardaroba-dressing room, zona studio e un magnifico bagno, con mosaici novecenteschi magistralmente recuperati e due lavabi in travertino.
Al secondo piano si trovano altre tre suite e una camera per i ragazzi, trattata come un teatro d’antan con quinte, letti a castello e corpi celesti che ricordano il film muto di Georges Méliès Viaggio nella Luna. Più sopra, l’ultimo colpo di teatro: una terrazza panoramica ricavata nel tetto, con vista a 360 gradi sui tetti di Parigi e attrezzata con tavolo e cucina open air.
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