È morto Robert Wilson, detto Bob. Nato a Wacho in Texas nel 1941, avrebbe compiuto a ottobre 84 anni. Regista e artista visivo tra i più infulenti del secondo Novecento, con il suo approccio multidisciplinare ha rivoluzionato il linguaggio teatrale e non solo.
Dopo gli studi in economia in Business Administration all’Università del Texas, dal 1959 al 1962, Wilson decide che il proprio futuro è nelle arti figurative dopo l’esperienza con i bambini disabili e i laboratori di teatro per l’infanzia. Trasferitosi a Brooklyn nel 1963, si laurea in architettura al Pratt Institute, inizia così la sua carriera artistica tra scenografia, scultura e pittura.
Nel 1968, fonda la compagnia di performance sperimentale Byrd Hoffman School of Byrds con cui crea i suoi primi importanti lavori, a cominciare da The King of Spain e The Life and Times of Sigmund Freud. Debutta nell’opera nel 1976, realizzando con Philip Glass Einstein on the Beach. Tra le sue opere monumentali: la performance di 12 ore The Life and Times of Joseph Stalin (12 ore) e KA MOUNTain and GUARDenia Terrace, durato sette giorni e allestito su una montagna in Iran. Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti, anche il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1993.

Nel 2025, Wilson è stato tra i protagonisti indiscussi del Salone del Mobile di Milano con la spettacolare inaugurazione dell’evento in scena al Teatro alla Scala. The Night Before – Objects, Chairs, Opera, è stato un viaggio lirico attraverso frammenti di cinque opere celebri (Traviata, Macbeth, Butterfly, Norma, Otello), con al centro una sedia-oggetto per ogni scena. Poi l’incursione all’interno del Castello Sforzesco, nella sala della Pietà Rondanini di Michelangelo con Mother, un’installazione sonora e visiva con musiche di Arvo Pärt (Stabat Mater), scandita dalla luce come presenza sacra. E infine la partecipazione in fiera all’Euroluce International Lighting Forum: «La luce non è decorazione. È architettura. È filosofia. È il principio fondante della scena».
Stroncato da una malattia fulminante, la sua scomparsa è stata confermata dal Watermill Center di New York, il centro artistico da lui fondato.
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