Semplicità ricercata nella campagna francese
Solo quaranta minuti di auto dal centro di Parigi e ci si trova in un altro mondo, accompagnati da una sensazione di leggerezza inaspettata. La casa fuori città di Francesco Balzano, designer con trascorsi lavorativi da Joseph Dirand, celebrità raffinata nel campo degli interni, e dal 2020, titolare dello studio di progettazione After Bach, ha più lo spirito di una cabane in Costa Azzurra che di una classica residenza francese.
Come il contesto ha influenzato il progetto
La zona è quella del Village di Monfort l’Amaury, nella regione di Yvelines, luogo d’elezione che ha visto avvicendarsi la frequentazione di alcuni francesi celebri che lì hanno vissuto, come il designer Philippe Starck e i cantanti Florent Pagny e Charles Aznavour, il quale tra l’altro l’ha scelto come ultima dimora.

La casa è situata in uno complesso di edifici storici all’interno di un villaggio con un bellissimo centro, ai margini della foresta, proprio nel punto dove vissero per un periodo anche due donne simbolo della Francia, la stilista Coco Chanel e l’artista Colette. Un luogo, insomma, già permeato di un proprio pathos, con una sua energia che ritroviamo tangibile in questa casa dopo l’intervento di Balzano: «Ho voluto enfatizzare questa dicotomia di stile, cioè l’avere un’atmosfera mediterranea inaspettata e fuori contesto», racconta il designer. Come se fossimo sulla costiera amalfitana o in qualche punto della riviera spagnola invece che al centro della Francia.
Le intenzioni dichiarate per questo progetto pensato per una coppia erano quelle di creare un’abitazione fortemente legata alla natura e allo spirito vacanziero: luce, materiali naturali, semplicità e autenticità sono gli elementi fondamentali che Balzano ha interpretato in modo personale con colori e arredi, intervenendo minimamente sulla complessa struttura originale dell’edificio.
La casa su due livelli
La casa si sviluppa per 150 metri quadrati su due livelli con una disposizione molto chiara: al piano terra, un doppio soggiorno con vista sul giardino si estende fino alla cucina e alla zona di servizio con la lavanderia. Sullo stesso livello si trova anche la camera da letto padronale col bagno en suite, che gode di accesso diretto al giardino. Al piano superiore mansardato, le acute falde spioventi inglobano su un lato la camera per gli ospiti e un’altra stanza extra; nell’altra ala, quella che dà sul giardino, una parte del sottotetto nasconde un grazioso studio privato con accesso indipendente. Lo spazio verde esterno della casa arriva fino al limite del bosco, delimitato da un muro di pietra che risale all’epoca delle regina Anna di Bretagna (a cavallo tra il XV e il XVI secolo) di cui nel centro storico ci sono ancora le rovine del suo castello. La bellezza dei dettagli, la patina del tempo e l’architettura minimalista invitano alla contemplazione in un’oasi di tranquillità in cui i possibili rumori del traffico sono assolutamente banditi.

La scelta dei colori: una palette che richiama la luce del Mediterraneo
Balzano ha scelto una palette di colori e materiali che riecheggiano la luce del Mediterraneo. Due tonalità di bianco ricorrono costanti in un candito ton sur ton, delicatamente vibrate in una più calda per le pareti e quella più fredda per gli elementi lignei, travi e boiserie. I pavimenti al piano terra sono stati realizzati posando delle piastrelle quadrate di travertino mentre al piano superiore si cammina su una stuoia in fibra naturale.
Piastrelle francesi smaltate in un tenue azzurro portano idealmente il mare all’interno dei bagni nei quali la rubinetteria inglese conferisce la sensazione di vissuto e autenticità. Il soggiorno è caratterizzato dal design di un antico camino che dialoga con opere d’arte contemporanea e arredi minimalisti: tavolo e credenza in travertino, panca e vaso in resina, tutti firmati dal designer, insieme a mobili scandinavi e pezzi Anni 50 che innalzano il tono del lusso pur mantenendo la nonchalance ricercata fin dall’inizio per questo progetto.

Due gli elementi costanti che danno carattere alla casa: il rattan e il vimini che ritornano in diversi arredi e nelle numerose ceste utilizzate come contenitori in tutte le stanze, bagni compresi; e poi i tessuti veneziani, una profusione di fantasie di motivi vegetali e animali che rivestono delle sedute in cucina e i letti nelle camere, diventando anche arazzo sulla parete sopra il camino del soggiorno: «L’idea era di avere un lembo di tessuto vecchio stile da presentare come un’opera d’arte contemporanea, abbiamo anche così portato qui un pezzettino d’Italia», conclude il designer.
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