Case, scuole, comunità: l’architettura sociale di Adriano Olivetti

Fino al 26 ottobre l’Asilo Garbagnati di Cermenate (Co) ospita la mostra “Architetture olivettiane”. Fotografie, disegni e documenti ripercorrono quattro progetti simbolo realizzati a Ivrea

Fino al 26 ottobre 2025 l’Asilo Garbagnati di Cermenate (Como) apre le porte al pubblico con la mostra “Architetture olivettiane”, terzo appuntamento del ciclo di quattro esposizioni dedicate alla valorizzazione e al recupero di questo edificio, considerato uno dei capolavori del Razionalismo architettonico firmato da Cesare Cattaneo.

La mostra racconta un capitolo affascinante della storia italiana del Novecento, legato alla figura di Adriano Olivetti, imprenditore che non fu solo industriale ed editore di successo, ma anche un promotore instancabile di interventi urbani e architettonici.

Nel territorio di Ivrea Olivetti diede vita a un laboratorio a cielo aperto, coinvolgendo alcuni tra i più importanti architetti del suo tempo e sperimentando soluzioni abitative e scolastiche che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento per qualità, innovazione e visione sociale.

Il percorso espositivo, curato da Daniele Boltri ed Enrico Papa, si concentra su quattro edifici selezionati dal volume Architetture olivettiane a Ivrea. I luoghi della residenza e i servizi della comunità. Quattro opere diverse ma unite da un’idea comune: mettere l’architettura al servizio delle persone, delle famiglie, dei bambini, della comunità.

Il visitatore incontra per prime le case per famiglie numerose progettate da Luigi Figini e Gino Pollini tra il 1939 e il 1941. Queste abitazioni nascono dall’intento di Olivetti di offrire soluzioni dignitose e accessibili agli operai, con case ampie, dotate di orto-giardino e spazi pensati per la vita familiare. Un modello abitativo che univa qualità architettonica e attenzione sociale, segnando un passo avanti nel concetto di edilizia popolare.

Si passa poi alla sorprendente “Talponia”, nome con cui gli eporediesi ribattezzarono la grande unità residenziale ovest progettata da Roberto Gabetti e Aimaro Isola tra il 1969 e il 1971. L’edificio, semicircolare e incassato nel terreno, ricorda una collina scavata: una forma insolita che dialoga con il paesaggio e che offriva soluzioni flessibili agli interni, capaci di adattarsi a diverse esigenze abitative. Era la risposta dell’azienda alla crescente domanda di alloggi temporanei da parte di dipendenti e collaboratori internazionali, e ancora oggi colpisce per originalità e modernità.

La terza tappa conduce nella scuola materna di Canton Vesco, realizzata da Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl nel 1954. La scelta dei materiali, come la pietra locale diorite, e la cura dei dettagli, dai lucernari alle schermature in legno disegnate su misura, raccontano la ricerca di una qualità architettonica che andasse oltre la semplice funzione. Una scuola pensata come luogo accogliente e stimolante, capace di integrare spazi interni ed esterni.

Infine, la mostra presenta la scuola elementare di Canton Vesco, progettata da Ludovico Quaroni e Adolfo De Carlo a metà degli anni Cinquanta. L’edificio fu concepito come fulcro del quartiere, in sostituzione della piazza, e traduceva in architettura i più innovativi principi pedagogici del tempo. Una grande aula comune al centro, spazi speciali e aree all’aperto ne facevano un esempio di scuola moderna, tanto da essere selezionata per la XII Triennale di Milano.

Attraverso fotografie, disegni e documenti, la mostra permette di immergersi in questa stagione unica dell’architettura italiana, in cui l’impresa privata, guidata da una visione illuminata, seppe incidere profondamente sulla vita sociale e urbana. “Architetture olivettiane” è anche un tassello del più ampio progetto di recupero dell’Asilo Garbagnati, che mira a restituire nuova vita a un edificio simbolo e a trasformarlo in un centro di attività culturali e formative.

La mostra sarà visitabile ogni sabato e domenica, dalle 14.30 alle 18.30, con ingresso libero. Info: Archivio Cattaneo 

The post Case, scuole, comunità: l’architettura sociale di Adriano Olivetti appeared first on CasaFacile.

Deixe um comentário

O seu endereço de e-mail não será publicado. Campos obrigatórios são marcados com *

Rolar para cima