Una ristrutturazione tra colore e cemento
Dopo la nascita della prima figlia, gli architetti Andrea Cippitelli e Maria Vittoria Campagna – coppia nella vita e nel lavoro come studio Cima – desideravano una casa con spazi più ampi e comodi da vivere. Hanno trovato il loro nido in un appartamento di 70 metri quadri a Bologna, uno spazio a pianta trapezoidale con terrazzo a L che corre su due lati. Per personalizzarlo hanno optato per una ristrutturazione radicale, che ha “spogliato” le porzioni portanti lasciandole a vista e ha giocato con pennellate di colore e con l’ampio uso del legno chiaro.
Mostrate nella loro brutale ruvidità, le travi e le colonne di cemento sono la traccia che organizza le zone funzionali della parte giorno: la cucina in linea – con mobili verdi, piano in battuto policromo e pensili candidi – è letteralmente incastrata sotto uno di questi elementi, mentre il soggiorno si apre oltre la soglia formata dagli elementi strutturali nudi. A unire gli ambienti il parquet in rovere chiaro posato a correre, con piccoli intarsi scuri.
Diverte la reiterazione del rosso, presenza discreta ma che si fa notare; il colore è scelto per evidenziare le parti legate al concetto di “calore”, come il termosifone e i tubi montanti, la luce conica sul tavolo, il comando del rubinetto in cucina.
Nell’area notte c’è un deciso cambio di linguaggio, il mood diventa più minimale con predominanza assoluta del colore bianco. Coniuga essenzialità e funzionalità la stanza matrimoniale, con pavimento tipo tatami a listelli sottili, testiera alta in betulla con libreria laterale che scherma parzialmente il guardaroba. Interessante il bagno diviso in due parti, con zona lavabo-sanitari da un lato e doccia effetto pietra grigia isolata dall’altra parte del disimpegno.
Cambi di linguaggio, inserimenti creativi e elementi d’arredo essenziali rendono questo appartamento immediatamente confortevole e accogliente. Ma con un guizzo in più.
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