Il mondo visionario di Franco Perrotti

Wait and hope, Moroso, 1991. © Foto: Alessandro Paderni

Un progetto espositivo di oltre 1100 mq che ripercorre quarant’anni di ricerca, dai primi passi di Franco Perrotti nel design milanese degli anni Settanta fino alle sue opere più recenti, dove il confine tra arte e design si dissolve in una sintesi visionaria. Dal 4 al 23 ottobre 2025, la Fabbrica del Vapore di Milano, negli spazi suggestivi del Locale ex Cisterne, con il Patrocinio del Comune di Milano, ospita la mostra When i was a designer. Franco Perotti, la prima grande antologica monografica dedicata all’artista e designer abruzzese.

Il percorso, articolato in sei stazioni tematiche, conduce i visitatori alla scoperta di prototipi, oggetti, installazioni e opere che raccontano l’evoluzione di una creatività capace di dialogare con marchi iconici come Tecno, Poltrona Frau, Moroso, Faram e Airon, ma anche di aprirsi a sperimentazioni radicali con il laboratorio Rude Bravo e a imponenti installazioni artistiche come il monumentale Dissuader.

mostra Franco Perrotti
Dissuader, Alserkal. Bruna Rotunno

La mostra, a cura di Fortunato D’Amico, offre inoltre esperienze immersive, come una videoinstallazione con lavori di Bruna Rotunno, Ernani Paterra ed Enrico Di Nenno, ed è arricchita da un programma di eventi collaterali aperti al pubblico, tra conferenze e incontri, pensati per approfondire i temi del rapporto tra arte, design e società contemporanea.

Al primo piano, lo spettatore è invitato a seguire un percorso che prevede sei tappe, sei “stazioni” monotematiche, ognuna concepita come un rifugio di memorie, prototipi, appunti, modelli, oggetti e visioni. Queste tappe raccontano la storia di un pensiero in evoluzione, rendendo omaggio ai 5 brand che Franco Perrotti ha selezionato e con cui ha maggiormente collaborato nel corso della sua carriera. Una sezione speciale è dedicata a Rude Bravo, il laboratorio di design nato in Abruzzo frutto dell’ostinata e cocciuta volontà di Franco Perrotti, assieme a Mario Mariano e Tanino Liberatore. Rude Bravo rappresenta l’espressione più radicale e poetica di un’idea di design che afferma la forza visionaria del progetto come “sogno ben sognato prima di essere un marketing sofisticato”. Il passaggio dal design all’arte.

mostra Franco Perrotti
Cocteau, 1997, Rude Bravo. © Foto: Studio Uno

Il viaggio prosegue e si conclude al piano terra, dove si apre un nuovo scenario: spazi aperti contenitori di altre storie, di altre visioni e di altri contenuti. Protagonista di questo secondo momento espositivo è anche il grande Dissuader. Il “Dissuasore” è una metafora che prende corpo in un piccione, gigantesco e allegorico, frutto di grande lavoro manuale e molta tecnologia. Proposto in mostra nella sua versione in acciaio, ma anche in fusioni, alluminio, ceramica, resina, il Dissuasore diventa emblema della complessa relazione tra esseri umani e tra uomo e ambiente naturale.

Una sala della mostra è dedicata a una videoinstallazione a carattere immersivo: sulle sue pareti scorreranno le immagini dei video prodotti dalla fotografa e regista Bruna Rotunno, dal fotografo e registra Ernani Paterra e dal fotografo Enrico Di Nenno. In questo spazio, allestito con le sedute e i divani dello stesso Franco Perrotti, il visitatore ha modo di interpretare il lavoro e la forza dell’atto creativo di un artista che coniuga il “fare a mano” seguendo i canoni del lavoro tradizionale con i risultati di macchine ad alta tecnologia, mescolando tradizione e digitale.

franco perrotti mostra
S 148, TECNO. Foto: M. Carrieri

dove: Fabbrica del Vapore, locale ex Cisterne, via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
quando: dal 4 al 23 ottobre

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