La miniatura di Maurizio Cattelan da appendere al muro

Foto: avantarte.com

«Se non hai mai pensato di poter appendere la mia effigie in casa tua, allora siamo in due»: così Maurizio Cattelan commenta la sua ultima iniziativa, mille statuette che lo rappresentano in vendita sul sito di Avant Arte. Ventitré centimetri di un Cattelan in miniatura da appendere al muro con un gancio che lo tiene per il colletto della maglia. Una sorta di crocifisso, ma senza sofferenza (almeno fisica) dell’interessato.

Spesso Maurizio Cattelan ha confessato una sorta di sindrome dell’impostore e a più riprese ha detto che come artista si è ritrovato per caso dove altri sono arrivati per talento. Con questa operazione entrerà in tanti salotti, con quell’aria un po’ colpevole e un po’ spaesata di chi è stato punito, ma non si capisce bene per cosa.

La miniatura di Maurizio Cattelan da appendere al muro
Foto: avantarte.com

Il suo “appendimento” più famoso è del 2000, un mini Cattelan che proprio in questi giorni si può vedere a Guarene nella mostra realizzata per celebrare i 30 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, efficacemente collocato in una armadio tra i vestiti di Patrizia Sandretto. E anche se tutti vedono nel vestito di feltro che indossa un richiamo a Joseph Beuys, a me quel completo ricorda più quello di Fantozzi, nel quale in una scena l’impiegato più sfigato della storia sparisce per sfuggire al suo capoufficio, proprio dopo essersi appeso a un attaccapanni.

Ecco, in qualche modo Cattelan con la sua arte vendica Villaggio, si prende gioco del sistema di potere (dell’arte in primis) ed entra nelle case di mille persone, come una spia discreta o come idolo di una piccola setta. E siccome è un fuggitivo che sceglie la ribalta, ha anche sfidato tutti a una caccia al tesoro a Londra e Amsterdam: ogni giorno fino al 7 ottobre usciranno alcuni indizi che servono per trovare due di quelle mille statuette.

D’altronde è una vita che Cattelan gioca a nascondersi: ogni sua opera sembra un proclama, e invece è una ritirata; ogni apparizione, una maschera che cela la voglia di sparire. Si mette in mostra solo per trovare un varco da cui scappare, come uno scippatore che accende i riflettori per distrarre la folla mentre già corre verso l’uscita.

La miniatura di Maurizio Cattelan da appendere al muro
Foto: avantarte.com

Eppure, proprio in questo inseguimento senza fine, in questo correre via lasciando dietro di sé un’eco di risate e di malinconia, Cattelan diventa epico e, infatti, lo appendiamo a parete. Diciamoci la verità, è ormai il più iconico artista del mondo. Perché di quale altro artista vivente avremmo voglia di avere un “bambolotto” in casa che ci fissa?

Cattelan miniatura
Foto: avantarte.com
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