Sapevate che l’odore della terra bagnata ha un nome specifico? Petricore è il termine coniato da due scienziati australiani per indicare il profumo che si sente dopo una pioggia che interrompe un periodo secco. Questo tipo di esperienza olfattiva ci connette alla natura in modo profondo e ci fa sentire tutt’uno con l’ambiente. In un giardino sensoriale il progetto è concepito per stimolare tutti e cinque i sensi e per accrescere la nostra interazione con il verde.
Immaginiamo di camminare in un bosco appena bagnato dalla pioggia, l’aria è più pulita e l’odore che proviene dalla terra umida ha un effetto rilassante. Solo a pensarci verrebbe voglia di uscire a rivivere questa sensazione di benessere. Perché quindi non indossare galoche e cerata e uscire fuori in giardino, soprattutto se nel progetto abbiamo inserito elementi che si trovano in un paesaggio naturale: rocce ricoperte da muschio, arbusti caduchi che mutano colore, sassi e ghiaia, pacciamature di cortecce brune, vasche d’acqua.
Il giardino sensoriale può nascere con una attenta pianificazione dello spazio oppure casualmente, se nel tempo abbiamo arricchito la flora con piante sempreverdi e caduche e altri elementi tipici di un sottobosco. Se il nostro giardino al contrario appare spento e monotono, soprattutto nella stagione autunnale, proviamo a inserire nello schema gruppi di erbacee dai colori caldi, come la heuchera. È un intervento semplice che non richiede molto impegno, dal momento che le erbacee hanno radici che occupano poco spazio e si mettono facilmente a dimora. Ci sono altri lavori semplici che possiamo fare per arricchire la nostra esperienza sensoriale in giardino, a volte serve soltanto fermare lo sguardo su angoli che hanno potenzialità non ancora fruttate. Scopriamolo leggendo l’articolo.

Vista
Se amiamo le forme geometriche e lo stile rigoroso possiamo accentuare il ruolo della siepe nel disegno rendendola un elemento focale, svuotando lo spazio attorno e creando un contrasto con materiali che schiariscono come la ghiaia. La superficie compatta e ruvida della siepe ha la capacità di catturare i fenomeni atmosferici dell’inverno, per esempio la brina del primo mattino. Uno schema di impianto con fioriture di erbacee a rotazione animerà il giardino con uno stile spontaneo che non necessita di molte cure, almeno fino alla fine dell’inverno. Se si possiede un pergolato in giardino e siamo amanti delle atmosfere autunnali, basterà abbellire la struttura con un rampicante spogliante dai colori accesi come la vite canadese o Parthenocissus quinquefolia. La sua coltivazione è facile e la pianta cresce velocemente.
Olfatto
Il mirto ha un odore avvolgente, il timo e altre aromatiche non si fanno intimorire dalla pioggia, la lavanda è ideale per creare delle siepi basse e molto profumate dove il clima è mite. Se siamo giardinieri esperti possiamo coltivare bordure di rose per segnare il passaggio tra diverse parti del giardino, le damascene sono tra le più profumate. Anche l’odore di umidità e di muffa di una serra crea una esperienza olfattiva forte che piace a molte persone.
Udito
L’acqua è un elemento importante in qualsiasi giardino, crea movimento e produce suoni rilassanti, inoltre le superfici specchianti delle vasche riflettono i colori vibranti dell’autunno. Anche il rumore secco della ghiaia bagnata è seducente, così come lo è il cinguettio degli uccelli che si intrufolano nella casetta di legno che abbiamo sistemato in giardino, con tanto di rametti e altro materiale soffice all’interno.

Tatto
A molti sarà capitato di coltivare dei cespugli di stipa tenuissima, anche nota come Capelli d’angelo. È una graminacea apprezzata per la sua morbidezza al tatto e per la capacità di flettersi e seguire il movimento del vento. Solo a guardarla vien voglia di chinarsi per accarezzare i ciuffi scomposti e scoprire che a seconda delle varietà la consistenza cambia: il Carex ha un fogliame ruvido e più duro rispetto alla Stipa tenuissima. Per stimolare il tatto in un giardino creiamo un ambiente ricco di superfici ruvide o morbide, come il muschio. Anche una cassetta di aromatiche pronte all’uso sarà il pretesto per toccare la salvia rugosa o sbriciolare tra le dita il fusto dell’origano indurito dal freddo.
Gusto
Prepariamo una buona zuppa di pomodori, profumata e salutare, dopo che abbiamo raccolto i frutti dell’orto. I rami degli agrumi si flettono sotto il peso delle arance, i fiori edibili del tagete continuano a fiorire se coltivati in un angolo luminoso. Anche rosmarino e alloro accolgono con gioia il fresco autunnale, la pioggia rinvigorisce gli arbusti e lava le foglie che insaporiscono le ricette. La rosa canina, adatta a fare infusi, si mette a dimora nel periodo autunnale, con uno schema di impianto a gruppo o lineare, tipico delle siepi.

Come lo sport, anche il giardinaggio si nutre di azioni costanti e ripetute. Una buona routine quotidiana oltre a mantenere il giardino ci offre la possibilità di stare all’aperto e di creare delle consuetudini che coinvolgono i nostri sensi. A pensarci bene, in giardino non si è mai pronti e anche in inverno c’è molto da fare: rastrellare la ghiaia, ripulire il fondo delle vasche, pacciamare le specie sensibili, avvolgere gli agrumi con del tessuto-non-tessuto. E chissà, forse le bacche del mirto sono pronte per essere raccolte. Buon gardening!
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