C’è un nuovo modo di intendere la casa, e parte dai sensi. Le collezioni che verranno presentate a Milano Home, dal 22 al 25 gennaio 2026, riscoprono la forza dei gesti quotidiani – accendere una candela, apparecchiare la tavola, scegliere un profumo per la propria casa – per ritrovare bellezza nelle piccole abitudini di ogni giorno.
La danese Ester & Erik affida alla ceramica e alla cera vegetale il compito di unire eleganza e intimità. Le sue candele, fatte a mano e profumate con essenze naturali, sono pensate per durare e per rinascere: i contenitori si trasformano in piccoli vasi o portacandele, moltiplicando l’uso e la bellezza. Allo stesso modo, Muhà, azienda italiana fondata nel 2012, traduce in profumo un’idea di paesaggio: il vento, il mare, la resina degli alberi. Ogni diffusore, con il fiore in legno di betulla realizzato a mano, diventa un frammento di natura da respirare.
L’universo della tavola è un invito alla condivisione. KnIndustrie riedita la celebre oliera disegnata da Paolo Ulian all’inizio degli anni Duemila e la inserisce nel set The Salad Family: vetro borosilicato e fine bone china si incontrano in un “ménage” che celebra i gesti essenziali della convivialità. Anche Thun Casa, nuovo contenitore dei brand La Porcellana Bianca, Rose & Tulipani, Rituali Domestici e Domino, rinnova l’eredità artigianale con una proposta coordinata per la casa contemporanea, dove il calore delle origini incontra materiali e forme attuali.
Accanto a questa dimensione sensoriale, Mama Museum reinterpreta la porcellana come linguaggio. Nata a Milano da un incontro tra culture, la sua prima collezione Milan Icons celebra la città attraverso oggetti che uniscono poesia quotidiana e artigianato giapponese, portando la delicatezza del gesto nelle tavole di oggi.
Tra vetri e trasparenze, il design nordico si rinnova costantemente. Con Kosta Boda e Orrefors, il design svedese racconta la luce del Nord: da Crackle di Åsa Jungnelius, che trasforma l’imperfezione in carattere, ai classici Carat e Intermezzo, soffiati a bocca a Småland. Ogni pezzo custodisce la maestria di chi sa vedere poesia anche nel gesto tecnico. Lo stesso fa Hebanon 1830, che da cinque generazioni intreccia falegnameria e arte contemporanea, raccontando l’uomo moderno e le sue relazioni attraverso mobili che aspirano alla meraviglia.

Anche il colore e la leggerezza si fanno protagonisti. Plexi porta in scena collezioni pop in metacrilato – vasi, centrotavola, candelabri – che mescolano ironia e artigianato digitale. Rice, marchio danese amato per il suo universo allegro, propone scatole, vasi e accessori colorati che trasformano la funzionalità in gesto giocoso. In questa stessa leggerezza si inserisce Handed By, marchio olandese che intreccia a mano cestini e accessori in plastica riciclata. Oggetti semplici e sostenibili, pensati per custodire l’ordine con grazia, tra intrecci sottili e colori morbidi.
WWDesign rilegge l’oggetto funzionale come elemento d’arredo: The Unconventional Cooler e Demi White trasformano il raffrescatore per vino in una scultura conviviale. Con accenti mediterranei, Marinette Saint Tropez by Off White propone tessuti tufted e righe da beach club, che portano l’estate sulla tavola, anche fuori stagione. E infine, il vetro torna luce con Zafferano, che presenta Conosfera, vasi soffiati a mano da Federico de Majo, e Dondolina, lampada pop e ricaricabile firmata Pio e Tito Toso.
L’articolo La casa come esperienza sensoriale sembra essere il primo su Living.


