Dimentichiamo la solita baita da cartolina: niente legni scuri, niente stelle alpine, nessun caminetto dal sapore tradizionale. La villa di Kitzbühel firmata da StorageMilano sembra un loft metropolitano precipitato tra le Alpi, dove acciaio, terrazzo e ottone convivono con le viste mozzafiato sulle piste da sci più famose d’Austria.
Siamo nella zona residenziale più esclusiva della cittadina tirolese, tra eleganti chalet immersi nel verde. È qui che una coppia – lui imprenditore di Klagenfurt, lei ex campionessa olimpica di biathlon originaria del posto – ha deciso di stabilirsi in pianta stabile, trasformando un vecchio edificio in una casa di quasi 500 metri quadrati su tre livelli, da vivere tutto l’anno. «Inizialmente siamo stati coinvolti per piccoli interventi», racconta Marco Donati, fondatore di StorageMilano insieme a Barbara Ghidoni e Michele Pasini, «poi il progetto si è progressivamente allargato fino a diventare una ristrutturazione completa».

La struttura originale è rimasta, ma tutto è stato ripensato per offrire una qualità spaziale superiore: «Al primo piano ci sono la cucina, il soggiorno, lo studio e le terrazze con vista sulle piste da sci e sulla città. A scendere, la zona notte con la camera padronale, il bagno, una piccola palestra e, più in basso, le camere degli ospiti e un appartamento di servizio. C’è anche un garage e una ski room riconvertita in guardaroba per gli ospiti. Tutti gli spazi sono stati pensati per interagire col paesaggio, ma senza mai chiudersi alla luce».
La luce, in effetti, è protagonista. Le grandi vetrate disegnano un dialogo continuo con le montagne, offrendo scorci aperti sulla natura circostante. Ma è nell’illuminazione artificiale che si percepisce il lavoro sartoriale dello studio: le fonti luminose sono perlopiù invisibili, incassate e regolabili tramite un sistema domotico, per creare un’atmosfera discreta e avvolgente.

La firma di StorageMilano si riconosce soprattutto nel mix di superfici materiche, customizzate e lavorate, una più sorprendente dell’altra. Il legno, lasciato grezzo o appena trattato, domina le pareti e i soffitti, mentre l’ottone cerato, scelto per inserti verticali e finiture – il vano scale, per citarne uno –, è destinato a ossidarsi e mutare nel tempo, accompagnando la vita della casa. Il pavimento in seminato, un’eccezione per un’abitazione di montagna, regala una nota insolita alla zona di ingresso e stacca decisamente dal look più tradizionale del parquet su disegno posato nella zona notte.
«Abbiamo combinato uno stile contemporaneo, urbano, quasi da loft metropolitano, con i materiali naturali tipici delle Alpi», spiega Donati. «I clienti desideravano ambienti accoglienti, ma nulla di rustico e prevedibile. Niente cliché». Anche l’arredamento è frutto di un dialogo continuo con i committenti: alcuni pezzi sono stati selezionati insieme nelle gallerie internazionali, ma la maggior parte sono disegnati su misura da StorageMilano, come le librerie in acciaio brunito, i letti, le armadiature. Non fanno eccezione la cucina, un monolite in acciaio inox dal carattere deciso che rompe volutamente l’estetica dei rifugi alpini, e subito accanto il camino, sospeso e rivestito in metallo spazzolato, l’elemento più scultoreo della zona giorno.

Ma il progetto di Kitzbühel è solo una parte della storia. StorageMilano ha seguito anche due grandi appartamenti nel villaggio di Kirchberg, a pochi chilometri: pensati per la vendita, sono stati mantenuti dalla coppia come dépendance. Anche lì i tre architetti hanno adottato le stesse regole: luce naturale, spazi fluidi, arredi su misura, superfici metalliche personalizzate che regalano un mood ancora più metropolitano.
Progettare in montagna, per Donati, significa sempre trovare un equilibrio: «Mi piace l’idea di una casa alpina grezza, essenziale, radicata nel territorio», dice. «In questo caso siamo stati meno radicali, ma il compromesso ci ha portato a un risultato autentico, adatto al contesto». Tra pareti che cambiano colore con la luce e materiali che invecchiano col tempo, questa villa racconta un modo nuovo di abitare le Alpi, senza eccessi ed echi folkloristici. «Il risultato è una casa che rispecchia la personalità dei proprietari, in equilibrio tra modernità e paesaggio alpino».
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