Il primo store di Plan C a Milano non è solo un negozio di moda

L’ingresso della boutique milanese. Foto Danilo Scarpati

La vetrina è arretrata, a creare una loggia dove poter sostare. Il marciapiedi è stretto, la gente cammina veloce, il tempo di fermarsi in questa Milano frenetica non c’è. Carolina Castiglioni temeva che Plan C Frame, il suo primo flagship store al n. 21 di via Manzoni, non venisse notato. La designer e stilista milanese lo ha immaginato per anni, dal 2018 a essere precisi, quando ha lanciato il marchio di prêt-à-porter Plan C: «Già allora avevo in mente un brand che andasse oltre la moda ed esprimesse le altre mie passioni, il design, l’arte, la fotografia. Poi il mondo è andato in apnea». Nessuno si è dato per vinto ed eccolo qui: 380 metri quadrati su due livelli ideati insieme allo studio di architettura milanese (Ab)Normal, che portano in città un’idea di shopping molto internazionale.

Boutique con vestiti appesi, borse appoggiate sugli scaffali e sulle mensole, parete rossa
Uno scorcio della boutique vista dallo ‘shop in shop’ Aliita. Foto Danilo Scarpati

L’aria cosmopolita si respira subito, entrando nel sinuoso ‘corridoio’ color terra di Siena che culmina nella scultorea scala-libreria di metallo rosso fuoco. Sulla destra, le collezioni moda, sulla sinistra le nicchie – homeware, gioielli, abiti – tutte diverse e ideate con lo stesso criterio con cui Carolina disegna le sue collezioni, un calibrato mix di materiali, texture e colore. Nella prima i pavimenti sono d’acciaio e le pareti di specchio: incorniciano la capsule Silos di candele e piccoli vasi in collaborazione con Serax («si ispirano ai serbatoi d’acqua fotografati in un viaggio in Islanda»).

Due donne e un uomo, un divano marroncino, mensole sulla parete con borse e scarpe, una libreria rossa
I fratelli Carolina e Giovanni Castiglioni insieme a Cynthia Vilchez Castiglioni. Foto Danilo Scarpati

Qualche passo e il freddo metallo lascia spazio alla morbidezza dello ‘shop in shop’ dedicato ai gioielli Aliita: un microcosmo di lucide pareti verdi e display rosa che nascondono piccoli scrigni girevoli, al cliente la sorpresa di scoprire che cosa nascondono. Poi, come in un rapido cambio di scena, eccoci nella dress room avvolti da soffici moquette, lacca gialla e divani cioccolato: «È la parte più cozy. L’ingresso dei camerini foderato d’acciaio sembra scavato nella parete, un po’ come si fa con le formine nella pastafrolla», racconta Carolina.

Sul fondo, un giro sulla scala a chiocciola mostra al visitatore la sofisticata selezione di magazine indipendenti curata da Francesca Spiller, fondatrice di Reading Room. Chiude l’esperienza un giro al piano interrato, gestito da Margherita Castiglioni. Dopo il debutto con la mostra sul celebre illustratore del New Yorker Christoph Niemann, lo spazio dall’anima poliedrica ospiterà talk, eventi, presentazioni e si potrà anche affittare: «Siamo già inondati di richieste, per ora non posso dire di più, ma sarà un autunno interessante».

Tavoli di alluminio cilindrici, un manichino, un grosso specchio
Pavimenti in alluminio e tavolini specchianti per la nicchia dedicata alle collezioni homeware. Foto Danilo Scarpati

dove: Plan C Frame, via Manzoni 21, Milano, tel. 0245373220
plan-c.com

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