L’unica variazione è stata l’introduzione di una terza camera da letto, in linea con le esigenze della committenza. Per il resto, questo appartamento a Milano è stato trasformato senza stravolgimenti, grazie a un approccio conservativo adottato da Giacomo Moor e dal suo studio milanese nel rispetto dell’identità della casa e della distribuzione originale degli ambienti.
Per valorizzare il substrato storico, sono stati mantenuti alcuni dettagli, come i decori ai soffitti, la pavimentazione e i battiscopa, attraverso un intervento silenzioso e puntuale. In questo contesto, dove il genius loci gioca un ruolo centrale, il rovere chiaro – già presente nel parquet con il suo schema di posa caratteristico – diventa il filo conduttore del progetto, amplificando la luminosità della casa e creando una continuità visiva e materica. Lo stesso principio guida gli arredi su misura, disegnati e realizzati da Moor: modulano lo spazio con armonia, unendo la ‘forza calda’ del legno alla linearità delle geometrie, e definiscono ogni ambiente in modo funzionale ed equilibrato.
Ogni elemento è concepito secondo un approccio site specific, dove progettazione e produzione artigianale dialogano costantemente nello stesso luogo.
Grazie alla falegnameria interna dello studio, ogni fase – dal concept alla posa finale – viene seguita in modo fluido: «Gestendo sia il disegno che la produzione, il dialogo tra progettazione e realizzazione è costante e ci permette di ottimizzare tempi e risultati», racconta Moor. In questo modo, ogni arredo nasce su misura per le dimensioni reali dello spazio e le esigenze dei clienti e, allo stesso modo, anche i prodotti delle collezioni esistenti (sempre di Moor) vengono adattati in proporzioni e finiture. È così che il legno assume il ruolo di medium narrativo.

Nella zona living, una libreria in legno massello diventa parte integrante del linguaggio architettonico: non è solo un elemento d’arredo, ma un sistema che scandisce le pareti e dialoga con gli ambienti adiacenti. «Le armadiature su misura, perfettamente integrate nello spazio, creano una cerniera tra la zona living e le stanze, in cui invece le librerie e gli arredi freestanding (letti, scrivanie, tavoli e sgabelli) definiscono gli ambienti senza imporre una scala gerarchica, ma rispondendo a esigenze funzionali e dimensionali», spiega Moor. Lo stesso segno delle librerie in legno massello del living e delle camere viene ripreso dalle maniglie verticali a tutta altezza delle armadiature nei disimpegni e all’ingresso.

Anche l’ambiente cucina, progettato dallo stesso Moor, dialoga perfettamente con l’approccio materico dell’intero progetto. Parte della collezione K.01, il piano di lavoro e le gole in acciaio inox introducono un contrasto visivo che mette in risalto la texture calda del rovere. L’arredo comprende elementi su misura, a partire dal dettaglio della maniglia: una sottile lamiera piegata in due direzioni che si inserisce come clip nella fresata dell’anta, proteggendo la gola dall’usura e permettendo di personalizzare la finitura. Può essere utilizzata intera o divisa in due parti, sempre posizionata 20 cm sotto il piano di lavoro, consentendo ante a tutta altezza o doppi ordini di cassetti e risolvendo ogni esigenza di contenimento.
Applicando lo stesso approccio a tutta la casa, il risultato finale è un insieme coerente e identitario, armonico e funzionale, che unisce design industriale e sensibilità artigianale secondo la filosofia dello studio: una vera signature di Giacomo Moor.
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