Un progetto che ha saputo tener conto delle caratteristiche originali di questo appartamento pur intervenendo in modo audace e con grande equilibrio. Muovendosi tra passato e presente, lo studio ASSA – Antonella Serra Spazio Architettura ha ristrutturato lo spazio per una coppia di professionisti trentenni.
Affacciato sul verde del Parco Trotter, zona nord di Milano, in un edificio milanese del ‘900, «questo interno di circa 80 mq è stato oggetto di una ristrutturazione che ha scelto la via della misura», affermano gli architetti. Poche le demolizioni, solo quelle indispensabili a dare maggiore chiarezza alla pianta. Senza stravolgere il rigido impianto tipico di quelle abitazioni con il corridoio centrale sul quale si aprono le varie stanze.
I progettisti hanno cercato il più possibile una coerenza tra il nuovo intervento e l’esistente per evitare il senso di straniamento una volta aperta la porta d’entrata. Questo non ha sacrificato la parte di sperimentazione rivolta alle superfici scelte materiche “brutaliste” per pareti e i contrasti cromatici di forte personalità. Finiture e abbinamenti peraltro nati, come succede spesso, dal suggerimento visivo procurato dai clienti con l’immagine di un interno ideale.
Gli ambienti hanno assunto così un carattere quasi asettico con l’uso delle resine in quelli che hanno subito i lavori più importanti: in cucina un effetto quasi cementizio del grigio chiaro e quello più acceso un rosso bordeaux intenso, utilizzato per la zona bagno.
Nella zona notte e nel living, invece, è stata mantenuta la pavimentazione, un parquet in mogano, originale nel vero senso della parola, con gli intarsi quadrati in essenze più chiare, abbinato alle pareti trattate con un materico intonaco grezzo bianco.
Il filo conduttore che accomuna le stanze è l’unica essenza di legno, il noce tanganica utilizzato per gli arredi su misura, sul quale il cambio di verso della venatura crea pattern e giochi geometrici sofisticati.
L’acciaio, altro protagonista del progetto, si inserisce come dettaglio costante di arredi e complementi, dalle sedute alle lampade Anni 60 di Luigi di Caccia Dominioni che tornano costanti in quasi tutti gli ambienti. Insomma, come sostiene l’architetta Antonella Serra di Assa – Spazio Architettura: «l’ideale è creare un luogo in cui l’intima connessione tra abitare, vivere e creare diventa elemento essenziale per l’evoluzione sia dei progetti che delle persone».
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