Nel mondo del design la festa è delle idee. Forma, stile, contenuto, ricerca. Le sperimentazioni estetiche e i nuovi linguaggi creativi sono la forza propulsiva del progetto. Che dà vita a prodotti, installazioni, mostre, fiere, festival e allestimenti di grande impatto evocativo e scenico.
Questa potenza visiva l’abbiamo tradotta in una sfilata di oggetti dall’identità forte. Pezzi unici, limited edition e le ultime novità di produzione. Tra calici per brindare, mise en place insolite e candelieri surrealisti. Per accendere la magia. Tra i trend non perdete le tavole che celebrano il Natale all’italiana.
Brindare e festeggiare

Apre le danze la visione della food artist Imogen Kwok. Di base a Londra, si muove fluidamente tra i ruoli di chef e designer di oggetti per la tavola visti dalla sua “lente culinaria”. Ci invita ad alzare i calici con le sue coppe: tonde per favorire la degustazione e tattili per “sentire” il gesto del brindisi già dallo stelo.

A ritmare la passerella di progetti sono i cartoncini degli auguri in stile Déco e Anni 70 di Paperless Post. Nell’e-shop della cartoleria anche la Designer Colletions. L’idea è ritrovare “il gesto” di scrivere a mano e imbustare biglietti con i fiori di Marimekko, il glamour di Oscar De La Renta o il neo-retrò firmato Kate Spada New York.

Il bon ton prescrive uno stile composto nel ricevere: la convivialità contemporanea sconfina, riscrivendo l’eleganza a stile libero, tra progetti radicali, modaioli, aristocratici, sperimentali, artigianali, decorativi. In bilico tra gusto eclettico, a volte eccentrico oppure decisamente neo romantico. Sinonimo di savoir vivre francese, La Romaine Editions di Pauline Vincent per lo chamapgne propone a sorpresa cestello e glacette di vetro effetto maculato. «Oggetti che sono qui oggi e che saranno i gioielli dei ricordi di domani». Sono realizzati da maestri vetrai provenzali.

I decanter? Sono in cristallo trasparente, scolpito in vetro massiccio e dipinto a mano con oro zecchino. Le scanalature creano il design dinamico. Di platino i tumbler abbinati. L’altissimo artigianato delle Vetrerie di Empoli non smette di stupire. Mastri vetrai toscani alla terza generazione, dagli Anni 30 creano pezzi unici e luxury.

Due cristallerie “reali” dell’art de vivre francese. Rappresentano l’aristocrazie del cristallo. St Louis a fine 700 diventa la manifattura reale di Re Luigi XV. Tra le sue icone trasparenti, le flûte Bubble con stelo a perle sovrapposte, le Tommy soffiate e molate, piede a campana. Per le coppe da champagne Chartreuse: tagli a diamante, a mandorla, a filetto, a cordoncino e a perla sul parison, piede a taglio a stella. In tavola stanno bene anche scompagnati.
Era il 1841, quando Re Luigi Filippo commissionò a Baccarat un calice cerimoniale. Nacque il leggendario Harcourt, il classico che ha dato l’avvio alla leggenda. Dal piede esagonale e dalla parison a taglio, è stato interpretato dai designer, Starck in testa. Noblesse oblige.

“Impara le regole e divertiti a infrangerle”: alla Accademia Italiana Di Galateo insegnano a stare a tavola (ma c’è anche un corso sul Galateo del Cuore) secondo il primo trattato di buone maniere, il Galateo overo de’ costumi di Giovanni Della Casa, del 1558. L’etichetta del Galateo del Bere: sorseggiare, tenere il calice per lo stelo, non riempirlo troppo, aspettare il padrone di casa per inaugurare i brindisi. Da regalare? Meglio le bollicine.


“Ma siete proprio sicuri che siamo già svegli? A me sembra che dormiamo ancora e che stiamo soltanto sognando”, recita Demetrio in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. L’omaggio al bardo riecheggia nelle atmosfere oniriche e nel nome della Midnight Flowers di Marni per Serax. Dalle passerelle all’art de la table, la collezione esalta la leggerezza.
Portare in tavola il décor


I pezzi di ricerca più inaspettati sono da collezione, spesso auto prodotti dai designer che esplorano forma e materia. Sfumando i confini della funzione, in bilico tra art&collectible design. Natalia Criado crea sculture domestiche utilizzando diverse tecniche di lavorazione del metallo. Il suo e-shop è pieno di sorprese, tra posate antropomorfe, teiere che si abbracciano e il Margarita glass di marmo con le frange in stile Charleston.

La trovate anche su Artemest, la romana Coralla Maiuri firma una tavola di porcellane sorbetto, impreziosita da geometrie pennellate a mano e bordi filo oro. “Il mio linguaggio ha forme primarie e un’estetica preziosa come una gemma”.

La forza della linea, la profondità dei decori, raffinate porcellane: attraverso i suoi disegni, Hermès racconta storie da apparecchiare con stile inconfondibile. A ornare la collezione Carnets d’Équateur disegnata dall’artista naturalista Robert Dallet disegni animalier che portano in paesaggi esotici, declinati in 41 immagini sofisticate.

L’esclusività di un servizio in porcellana decorato a mano, ispirato alla pioniera della modernità, tra suggestioni antiche e sensibilità moderna, Le Monde de Charlotte Perriand imprime sulla porcellana i pattern ripresi dalle foto della designer, collezionista e fotografa di oggetti e frammenti diventati la sua fonte d’ispirazione. Firmato Cassina con Ginori 1735.

In scena il Cake design d’autore. Le torte contemporanee sono massimaliste, imperfette e capaci di unire design, arte, sapore, poesia e meraviglia. Su Living anche le torte dei designer. Da mangiare solo con gli occhi invece i dolci di argilla “ricamata” della designer Heather Rios, che crea centrotavola iperrealisti quanto illusori.


Due griffe della porcellana sperimentano l’eleganza eclettica di mise en place dove il colore è protagonista di paesaggi romantici, riletti in chiave contemporanea. Dior reinventa il Toile de Jouy, decoro senza tempo caro allo stilista-fondatore Christian Dior, in Dior Maison fa sfilare 99 articoli per apparecchiare lo stile dalla palette. Il piatti custom si possono personalizzare nella sfumatura preferita.
Colori effetto Marshmallow per la linea Signum di Swarovski x Rosenthal, che vede la collaborazione d’autore tra il colosso dell’art de la table tedesco e la cristalleria boema.

L’idea contemporanea di apparecchiature mix&match e i pattern della tradizione, Ginori 1735 omaggia l’arte della porcellana tra storia e innovazione. La collezione Oriente Italiano è un dialogo in multicolor tra l’arte decorativa orientale e l’eccellenza manifatturiera italiana che dà vita a un’esperienza visiva straordinaria. Un invito a creare combinazioni audaci e personalizzate. Con lo storico motivo floreale “a garofano”, tipico delle ceramiche di Faenza esaltato da filettature in oro.
Accendere la magia

Simbolo di buona fortuna, di luce che illumina il buio e riscalda gli ambienti, di benessere aromaterapico quando le candele profumano di fragranze soffuse, oggi i candelieri sono teatro di sperimentazione, lasciamo la tradizione e si affermano come pezzi da collezione e must dell’arredamento d’interni.
Designer e aziende stanno innovando l’oggetto d’uso pratico e popolare, giocando con i materiali e le forme, trasformando anche le umili bugie in pezzi di design capaci di decorare e stupire.


La scelta è amplissima, i nordici di Mutuo immaginano onde metalliche, Starck pensa a un abbraccio in fusione di acciaio, Fornasetti disegna la poesia del Peccato originale, candeliere al femminile in omaggio a Eva, completo di mela e fragranze “proibite”. Sensuali come la loro luce che accende la magia a lume di candela.


La bugia che sorregge una sola candela diventa speciale, bella quanto un vaso monofiore. I belgi Serax la immaginano damier, circondata dagli oggetti cari a Dalì, tra labbra, piatti a conchiglia, brocche con la mano e decantare slanciati. Il progetto lo affidano al duo Wouters & Hendrix di Anversa, coppia specializzata nei disegni per l’alta gioielleria che crea Les Objets Mouleversants portando in tavola minuziosa cura e l’omaggio al Surrealismo.



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