Un monolocale piccolissimo, un pied-a-terre milanese per tre ragazze smart. Sicuramente l’appartamento più contenuto progettato dallo studio ATOMAA, che ha ragionato su funzionalità, estetica e luce per fare in modo che ogni cosa trovasse il giusto spazio nell’alloggio, anche grazie a soluzioni smart e riconfigurabili. «I metri quadri sono 21, poco più di una camera matrimoniale secondo le convenzioni. Ma le convenzioni e i metri non fanno una casa. Che cosa serve davvero? Fino a quanto si può togliere ad un sistema di oggetti, funzioni e simboli per lasciare intatta l’idea della casa ed il conforto che ci procura?» riflettono gli architetti.

All’interno di un signorile palazzo Anni ’20 in una zona viva piena di ristoranti, forni e pasticcerie, lo spazio è un semplice rettangolo con due finestre sul lato lungo, aperte verso il cortile con magnolie. Annullata la precedente organizzazione, che non sfruttava al meglio le aperture, il team di ATOMAA ha cercato di massimizzare l’afflusso di luce naturale: «L’istinto iniziale è stato quello di dare nuova vita alla coppia di finestre e di regalarla allo spazio principale della casa. Che una di queste riempisse di luce l’ingresso e la seconda si svelasse non appena varcata la soglia accompagnando lo sguardo ad una vista diagonale, la più lunga possibile».
Oltre la porta d’ingresso, un piccolo mobile con appenderia occasionale per borse e cappotti è sistemato di fronte ala porta del bagno, una stanza del benessere completamente rossa, rivestita di zellige artigianali marocchine su cui risalta il bianco delle ceramiche e della rubinetteria. Proseguendo, si alla zona giorno, con piccolo divano verde, tavolo rotondo retraibile, libreria sul fondo. Interessante il blocco cucina, in legno con “coperchio” in acciaio che può chiudere il piano di lavoro quando non in uso, trasformandolo in una consolle. A terra, un pavimento in piastrelle grande formato che riprende, in versione maxi, la classica graniglia delle case vecchia Milano, connette ogni angolo.
In una nicchia oltre la cucina è stata ricavata la camera, un’alcova con letto in quota che si raggiunge utilizzando il gradino nascosto all’interno di un cassetto. Sistemata di fronte alla finestra sul cortile, dietro la testiera si nasconde un guardaroba essenziale.
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