Il mondo dell’architettura e del design saluta Simone Micheli, pluripremiato progettista di fama internazionale, scomparso il 28 dicembre 2025 all’età di 61 anni. Fondatore del suo studio nel 1990 e della società “Simone Micheli Architectural Hero” nel 2003, in collaborazione con Roberta Colla, Micheli ha lasciato un segno indelebile in molteplici settori, dai master plan al product design, con un approccio che ha ridefinito il concetto di spazio abitabile.
La sua visione progettuale si riassume nel concetto chiave di architettura come esperienza sensoriale. Per Micheli, lo spazio non era solo funzione, ma un’estensione dell’essere umano, un “luogo dell’anima” concepito per generare benessere psicofisico e operare una “trasfigurazione della realtà” che staccasse l’individuo dalla banalità del quotidiano. Promotore di un’idea di lusso etico e sostenibile, le sue creazioni integravano tecnologia e materiali eco-compatibili, privilegiando la leggerezza sull’opulenza.
Lo stile di Micheli era immediatamente riconoscibile: fluido, iper-connesso e cromatico. Con la sua convinta avversione per lo spigolo vivo, prediligeva forme organiche e sinuose. Trattava la luce come una materia, utilizzando massicciamente retroilluminazione a LED per creare scenari teatrali e dilatando lo spazio attraverso l’uso di superfici specchianti e glossy. Grande protagonista nel settore Hospitality & Wellness, i suoi lavori sono vere e proprie icone che fondono il design organico con una pulita visione futuristica.
La sua opera, presentata nelle più importanti rassegne internazionali e celebrata in moltissime pubblicazioni, continuerà a ispirare chi crede che l’architettura debba emozionare, toccare ed essere vissuta intensamente.
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