Saranno Paolo Sorrentino, Robert Wilson e Pierre-Yves Rochon i super ospiti del Salone del Mobile 2025. La 63esima edizione della più importante manifestazione fieristica dedicata all’arredamento è stata presentata oggi, martedì 4 febbraio al Teatro Strehler di Milano. Con Monica Maggioni nel ruolo di moderatrice, sul palco si sono avvicendati la presidente Maria Porro e i protagonisti della fiera che si terrà a Rho dall’8 al 13 aprile 2025.
In sala anche il sindaco Beppe Sala che ha evidenziato l’importanza di aver creato un osservatorio permanente sulla città di Milano. «A Milano niente è regalato e conquiste come essere riconosciuti punti riferimento per il design nel mondo vanno sostenute con grande impegno. Durante il Salone si comprendono le tendenze e i cambiamenti delle nostre abitudini del futuro, si decide cosa vogliamo per noi stessi e per la nostra città. Nel 2025 Milano secondo il New York Times sarà una delle mete imperdibili nel mondo e tutto ciò va nutrito con costanza».
E il dialogo con la città di Milano è tra i punti di forza di questa edizione. Ad aprire la conferenza stampa, è proprio Robert Wilson che in video racconta il suo progetto di illuminazione della Pietà Rondanini che sarà inaugurato sabato 6 aprile con una giornata di apertura al pubblico gratuita, a pochi giorni dall’inizio della fiera e in collegamento diretto con l’art week. Al Castello Sforzesco, il celebre artista americano dialogherà con il non finito dell’ultimo capolavoro di Michelangelo, su musiche di Arvo Pärt (in collaborazione con l’assessorato Cultura del Comune di Milano, fino al 18 maggio).
Con una superficie netta occupata di 196.000 metri quadri (già sold out) e più di 2000 espositori, di cui 38 % provenienti dall’estero (37 paesi), la fiera quest’anno ospiterà la biennale Euroluce che si svolgerà nei padiglioni 2, 4, 9 e 10.
«Il Salone – ha commentato Maria Porro – è il frutto di un grande lavoro che dura un anno intero. Abbiamo fatto e stiamo facendo un press tour internazionale, con tappe in tutto il mondo per promuovere il Salone alla stampa e a designer e architetti internazionali, con eventi speciali a New York, Shanghai, Hong Kong con una mostra dedicata al Salone Satellite e poi a nei prossimi mesi Houston e Città del Messico.
E il passo avanti ulteriore che vedremo quest’anno è un arricchimento del programma culturale con tre grandi installazioni site specific. La Pietà Rondanini, di cui avevamo già parlato, il primo forum dedicato alla luce in occasione di Euroluce, l’installazione di Rochon e i talk a cura di Annalisa Rosso che torneranno ad animare l’Arena disegnata dai Formafantasma a mantenuta per il terzo anno (insiema alla libreria Corraini) in ottica di sostenibilità.
Il nome di punta è anche quest’anno un regista. Dopo le stanze del pensiero di David Lynch, sarà il regista Paolo Sorrentino a curare un’installazione La Dolce attesa, riflessione sui luoghi dell’attesa e sugli oggetti che li popolano, sui quali si concentra inevitabilmente la nostra attenzione. Al suo fianco, per la realizzazione della scenografia, ci sarà Margherita Palli. (pad. 22-24)
L’altra grande installazione che vedremo in fiera è Villa Héritage di Pierre-Yves Rochon, celebre designer d’interni francese che ha disegnato hotel come il Waldorf Astoria a Beverly Hills o il Danieli a Venezia. Con la sua capacità di trovare un equilibrio tra antico e moderno, il suo lavoro in mostra nei padiglioni 13 e 15 in fiera sarà un viaggio nell’eleganza classica, di ispirazione per tutte le aziende che lavorano con l’heritage.
Oltre al consueto ciclo di talk Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives (pad. 14) a cura di Annalisa Rosso nello spazio disegnato dai Formafantasma (con Lesley Lokko, Valeria Segovia, direttrice dello studio Gensler di Londra, e Paolo Sorrentino), la grande novità di questa edizione è il forum dedicato all’illuminazione. L’Euroluce International Lighting Forum si svolgerà nell’arena The Forest of Space firmata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto e presenterà sei masterclass, due tavole rotonde e due workshop con ospiti come Stefano Mancuso, pioniere della neurobiologia vegetale, la “solar designer” Marjan van Aubel e il lighting designer giapponese Kaoru Mende.
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