Il boutique hotel Eriro è una porta sulla foresta e un’oasi di pace tra le montagne dell’Austria

Nell’antico tedesco Eriro significa ingresso alla foresta. Non potrebbe esserci nome migliore per questo nuovo boutique hotel tra le vette del massiccio Zugspitze, a 35 chilometri da Innsbruck. Accessibile solo con la funivia dal paesino austriaco di Ehrwald, Eriro, a 1500 metri d’altezza, è un rifugio incantato.

Nove suite circondate da cime imponenti, fitte foreste che sembrano estendersi all’infinito. Sorto sulle fondamenta di una malga del 1936, Eriro è frutto della collaborazione tra l’architetto altoatesino Martin Gruber e gli albergatori Amelie e Dominik Posch con Christina e Martin Spielmann. «La malga Ehrwalder è il nostro luogo del cuore» interviene Amelie Posch dalla lounge di Eriro, mentre il luccichio degli abeti innevati si riflette sulle vetrate. «La abbiamo trasformata in un rifugio arcaico. Vogliamo offrire ai nostri ospiti la possibilità di trovare una pace profonda, concentrandosi sull’essenziale». Il lusso dell’hotel è proprio questo. Ritrovare le radici del nostro essere, in contatto simbiotico con la foresta.

In omaggio alle origini modeste della struttura, Eriro è stato progettato utilizzando esclusivamente legno di abete rosso proveniente dalle foreste locali e recuperato da vecchi fienili. «Tutto è fatto a mano al 100%. Oltre 4.800 trucioli di legno sono stati piallati manualmente» racconta, con orgoglio, Amelie Posch, nativa di Monaco di Baviera, con anni di esperienza presso Les Clefs d’Or, associazione internazionale che riunisce i migliori concierge di hotel di lusso.

Un hotel progettato in contatto simbiotico con la foresta

Varcata la porta di Eriro, il profumo di abete ha un immediato potere benefico. Camminando tra le stanze, elementi in lana di pecora annodati a mano trasmettono un calore autentico. «Volevamo onorare la bellezza delle Alpi attraverso la sostenibilità e la semplicità; il rispetto per la natura e il design ponderato invitano a un’esperienza consapevole» continua la co-fondatrice.

Le suite, integrate alle tonalità della foresta, sono state costruite riducendo al minimo l’impronta di carbonio. «Abbiamo trascorso molto tempo nei boschi e sulle rive dei fiumi in questa zona del Tirolo per raccogliere pezzi di legno unici» spiega Posch, indicando appendiabiti, lampade in legno, maniglie costruite con i cimeli della foresta. «Non è solo il risultato che conta, ma come ci siamo arrivati» interviene Martin Gruber allungando lo sguardo verso la sagoma delle montagne: «Il segno del tempo della facciata in abete rosso è intenzionale. Tutto è in fase di cambiamento».

Scoprire lo splendore della natura tutto lanno

Oltre allo sci e alle ciaspolate durante i mesi invernali, Eriro incoraggia a scoprire lo splendore della montagna tutto l’anno. «Una passeggiata a piedi nudi nella foresta permette di sentire la consistenza del terreno, apprezzare gli intricati dettagli della flora e della fauna. Vogliamo che i nostri ospiti sperimentino l’autenticità di questi luoghi piuttosto che le mete più famose e di Instagram» tiene a precisare Posh.  Attraverso escursioni guidate, gli ospiti possono esplorare la biodiversità della zona, riconoscendo innumerevoli varietà di erbe, piante e i loro usi.

Il benessere ai piedi della montagna 

La spa di Eriro è un’estensione naturale del paesaggio alpino. Le saune finlandesi di abete rosso e la stanza del suono con lenzuola di fieno e lettini a infrarossi invitano gli ospiti a rilassarsi, immergendosi tra gli aromi del bosco. Nelle tre piscine simili a onsen naturali si può fluttuare tra vibrazioni rilassanti e viste panoramiche. «Vogliamo che gli ospiti se ne vadano con un senso di meraviglia e rinnovato benessere» conclude Amelie Posch. Una volta varcata la porta della foresta, chiuderla è impossibile.

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