A Barcellona, Casa Battló di Gaudí è stata trasformata in un’opera d’arte digitale

Arborescent, Quayola. Foto: Claudia Mauriño

Prima è toccato a Refik Anadol nel 2023, poi a Sofía Crespo nel 2024, quest’anno è stato il turno di Davide Quayola. L’artista multimediale italiano è stato scelto per realizzare un’installazione di video-mapping sulla facciata di Casa Batlló a Barcellona, opera del celebre architetto Antoni Gaudí dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 2005.

Quayola trasforma Casa Battló

Quayola trasforma Casa Battló

Romano, classe 1982, Quayola utilizza algoritmi, sistemi di robotica, Intelligenza Artificiale (AI), tecnologia 3D e software generativi, ed è considerato tra i più importanti esponenti della media-art a livello internazionale. Sulla facciata anteriore dell’iconico edificio al civico 43 del Passeig de Gràcia ha proiettato il suo paesaggio botanico Arborescent nell’ambito dell’iniziativa The Heritage of Tomorrow, instaurando un dialogo inedito con l’architettura modernista del maestro catalano.

Arborescent, Quayola. Foto: Claudia Mauriño

Con l’installazione Arborescent, Davide Quayola ha reinterpretato l’eredità di Antoni Gaudí attraverso visualizzazioni algoritmiche che mostrano il ciclo di vita degli alberi con simulazioni digitali che si ramificano sulla facciata di Casa Batlló, imitando i suoi comportamenti e le sue dinamiche, creando così un’esperienza immersiva tra architettura, natura e musica composta dallo stesso artista. Un viaggio audiovisivo che tra suoni e colori ha coinvolto circa 110.000 persone.

L’artista romano Davide Quayola, romano classe 1982. Foto: Claudia Mauriño. Courtesy Casa Batlló
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