A Barcellona questo attico con terrazzo è un’ode al calore mediterraneo

Foto Marta Vidal

Esprime un calore tipicamente mediterraneo l’attico ristrutturato da Sigla Studio nel quartiere Carmel a Barcellona. I proprietari lo hanno voluto rinnovare per metterlo in affitto, incaricando gli architetti di trovare la soluzione migliore per renderlo gradevole, sostenibile e confortevole. Dopo sei mesi di lavori, il risultato è un progetto che coniuga i desideri del committente con la filosofia degli architetti, sfruttando la versatilità di materiali naturali e insoliti come il sughero e la fibra di legno.

Una partenza sfidante

Lo stato originale della casa non era dei migliori: il pavimento era irregolare, dovuto al fatto che l’attico è nato come un’aggiunta costruita sulla terrazza dell’edificio, mantenendo la sua pendenza originale. Inoltre, le pareti erano molto sottili, prive di isolamento termico e inerzia termica. La mancanza di connessione con l’esterno, aggravata dalle piccole finestre che limitavano la luce naturale, rendeva lo spazio opprimente e scollegato dall’ambiente circostante.

Foto Marta Vidal

«La sfida più grande è stata lavorare con uno spazio così piccolo e massimizzarne il potenziale» spiegano dallo studio Sigla. «Abbiamo ottimizzato le viste trasversali, il che non solo ha migliorato la percezione di spaziosità, ma ha anche contribuito a una migliore ventilazione naturale. Inoltre, il fatto che l’edificio non abbia un ascensore ha complicato la logistica della ristrutturazione. Per questo motivo, la selezione di materiali leggeri è stata fondamentale per evitare di sovraccaricare la struttura, facilitare il trasporto e ridurre l’impatto ecologico del progetto».

Una nuova organizzazione

La relazione tra dentro e fuori è il focus del progetto: l’intento è stato quello di ricreare lo stesso gioioso dialogo tra interno ed esterno tipico dei paesi mediterranei. La selezione della palette cromatica – tutta virata su ocra, toni della terra, terracotta e marroni – contribuisce ad aggiungere calore e serenità. Ma i veri protagonisti dell’appartamento sono i materiali. A caratterizzare lo spazio è senza dubbio il soffitto in sughero.

Foto Marta Vidal

«È un materiale che amiamo e si allinea perfettamente con la nostra filosofia di design sostenibile e funzionale. Le sue eccellenti proprietà termiche e acustiche lo rendono una scelta ideale. Inoltre, lasciandolo esposto, abbiamo eliminato la necessità di un controsoffitto, riducendo sia i costi che l’impatto ecologico del progetto. Infine, consistenza e tonalità si armonizzano magnificamente con altri materiali del progetto, come il legno massello e le piastrelle artigianali».

Insieme al sughero, per i controsoffitti e attorno al perimetro dell’appartamento, è stata utilizzata la fibra di legno, scelta perché è altrettanto ecologica, con eccellenti proprietà isolanti e preferita dagli architetti come alternativa alla lana di roccia comunemente usata.

Un alleato silenzioso

«Nel nostro studio, siamo sempre più attratti dal concetto di inerzia. Oltre ai vantaggi pratici che offre, la consideriamo una metafora dell’atemporalità: materiali che invecchiano bene, spazi che invitano alla vita ed edifici che soddisfano esigenze immediate adattandosi alle stagioni e al tempo».

Foto Marta Vidal

Sughero e legno massello rispondono anche a questa esigenza: cambiando nel tempo, acquisiscono più fascino grazie a quella patina che emerge dall’uso, diventando una sorta di memoria materica e sensoriale della vita vissuta all’interno degli spazi.

«L’idea di inerzia si collega anche alla nostra visione di sostenibilità, che va oltre la riduzione dell’impatto ambientale immediato. Mira a creare un’architettura con valore a lungo termine, migliorando nel tempo e diventando parte del paesaggio emotivo dei suoi abitanti».

Living ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’articolo A Barcellona questo attico con terrazzo è un’ode al calore mediterraneo sembra essere il primo su Living.

Deixe um comentário

O seu endereço de e-mail não será publicado. Campos obrigatórios são marcados com *

Rolar para cima