A Milano, i decori in facciata di un edificio ottocentesco perfettamente conservato richiamano lo spirito artistico della vicina Casa Verdi, nota casa di riposo per musicisti. Al suo interno, si cela un appartamento di 180 mq pieno di gioia e colori inusuali.
In seguito di una precedente collaborazione per la ristrutturazione di una casa in centro città, la committente ha deciso di affidarsi nuovamente a Studio Elementare per trovare un nuovo nido e divertirsi in un altro progetto di rinnovamento. Rispetto ad altre esperienze, la progettazione è stata infatti sviluppata attraverso una stretta cooperazione, accogliendo con entusiasmo i divertissement suggeriti dalla cliente.
Lo studio di progettazione di Paolo Pasquini nasce da un’idea e da un ideale. L’idea è quella di poter offrire un servizio umile che si basi sull’ascolto, la condivisione e infine sull’elaborazione del prodotto finale, che tenga conto di tutti gli elementi, senza sacrificarne nessuno, bensì valorizzando l’insieme. L’ideale è che questa idea di processo si possa attuare nella realtà con un linguaggio che non trascura quella “spensieratezza” di chi vive con entusiasmo.
Questo approccio, che lo studio di Paolo Pasquini sente come un’attitudine, è sicuramente maturato nelle occasioni di opere di grandi dimensioni, ma si basa sulle esperienze di quelle piccole, o piccolissime, portate avanti con la stessa serietà e ambizione, guardando il mondo con gli occhi di un bambino. Proprio come è avvenuto per l’appartamento milanese, in cui i dettagli d’epoca e il taglio tradizionale delle suddivisioni interne sono stati un’occasione per rigenerare una nuova atmosfera, fresca e disinvolta, di riuso contemporaneo.
L’intento è stato quello di mantenere il layout originale, lasciando invariata la posizione delle zone giorno e notte, ma trasformando lo spirito degli interni. Quelli che in origine erano ambienti austeri e cupi si sono trasformati in un susseguirsi di momenti giocosi e colorati. Il corridoio centrale, per esempio, è stato intensificato con un blu scuro su tutte le pareti. Dagli ambienti laterali – la cucina, la sala e lo studio – provengono scorci luminosi. Qui si sono scelte tonalità chiare e del tutto contemporanee, colorando di luce il soffitto e il caminetto. Il parquet originale e gli infissi in legno sono stati recuperati; il soffitto a cassettoni, un tempo scuro e pesante, è rinato insieme al camino, entrambi reinterpretati in chiave contemporanea con un colore menta opaco.
L’arco è stato un elemento chiave nella ristrutturazione, riproposto in modo quasi ossessivo in diverse altezze e diametri, generando insoliti scorci all’interno dell’appartamento. Per esempio, un nuovo arco è stato aperto per collegare la cucina al soggiorno, creando una nuova fonte di luce per la zona giorno, orientata a ovest.

La cucina si apre sul verde silenzioso di un grande terrazzo con vista sul cortile interno. Anche la zona notte è stata l’occasione per una progettazione spensierata, con il bagno aperto che espande l’ambito privato della camera da letto fino al corridoio centrale. Perfino gli impianti a vista, in alcuni casi incorniciati dagli archi, sono stati trasformati in elementi di decoro contemporaneo.
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