Albuquerque Foundation: a Sintra un nuovo museo dedicato alla ceramica

Foto Francisco Nogueira. Courtesy The Albuquerque Foundation

Ha inaugurato a fine febbraio con la spettacolare installazione The Ever-Present Hand dell’artista statunitense Theaster Gates la Albuquerque Foundation, un nuovo centro dedicato all’arte della ceramica sulle colline di Sintra, sito Unesco alle porte di Lisbona. Voluta dal collezionista brasiliano Renato de Albuquerque e da sua nipote Mariana Teixeira de Carvalho, l’istituzione è la sede permanente della prestigiosa Collezione Albuquerque di Ceramiche Cinesi, la più importante collezione privata di porcellane delle dinastie Ming e Qing – ben 2.600 pezzi –, e ospiterà, inoltre, residenze d’artista e mostre temporanee che metteranno in luce talenti  emergenti ed affermati che lavorano nel campo della ceramica artistica. 

Raccolta nel corso di quasi sessant’anni da Renato de Albuquerque (ex ingegnere civile e architetto, ideatore del progetto Aphaville che ha introdotto l’urbanistica sostenibile in Brasile negli Anni 70), la collezione è composta da migliaia di pezzi rari, alcuni dei quali sono stati esposti in musei prestigiosi come il Metropolitan museum di New York e il V&A di Londra. Aperta al pubblico per la prima volta, la raccolta di de Albuquerque offre un ricco panorama di porcellane Ming e Qing del periodo imperiale, compresi rari esempi di “Primi Ordini”, le prime commissioni di porcellane cinesi da parte dei portoghesi caratterizzate da una sorprendente iconografia europea.

 

Concepita come un centro culturale unico dedicato a quest’arte, la Fondazione mette in evidenza le affascinanti connessioni culturali e le relazioni storiche tra Portogallo e Cina, che risalgono al XV secolo, quando il Portogallo svolse un ruolo importante nello scambio interculturale tra Oriente e Occidente e i portoghesi iniziarono a importare la porcellana cinese. «Questo progetto rende onore alla collezione di mio nonno, stimolando al contempo il dialogo e la creatività sulla ceramica come forma d’arte vivente. La nostra missione è celebrare il patrimonio culturale, creare un impatto sociale e promuovere l’innovazione nel mondo della ceramica», dice Mariana Teixeira de Carvalho, cofondatrice e presidente del CdA della Fondazione, che ha già ricoperto importanti incarichi nel mondo dell’arte come direttrice di diverse gallerie, tra cui Luisa Strina, Hauser & Wirth e Michael Werner.

La mostra inaugurale della Albuquerque Collection nella sua nuova sede si chiama Connections (fino al 30 agosto 2026). Composta da circa 300 pezzi di epoche diverse, in stili e tecniche differenti, mette in luce le molteplici connessioni che la produzione e il commercio di ceramiche, in particolare di porcellana, hanno favorito tra popoli e culture molto distanti nel corso dei secoli.

Albuquerque Foundation: a Sintra un nuovo museo dedicato alla ceramica
Foto Nikolai Nehk. Courtesy The Albuquerque Foundation

Il programma contemporaneo è affidato, invece, al direttore Jacopo Crivelli Visconti che ha deciso di inaugurare la stagione con la mostra personale The Ever-Present Hand dell’artista di Chicago Theaster Gates, il cui lavoro – al di là delle arti visive – spazia tra attivismo sociale, musica, sviluppo urbano, sociologia e studi culturali. Esposta per la prima volta in Europa, la mostra (in calendario fino al 30 agosto 2025) include una monumentale installazione site-specific: un pavimento di ceramica nera ricca di ferro e manganese punteggiato da buddha di argilla realizzati con gli artigiani di Mizuno Seitoen a Tokoname, in Giappone (dove Gates ha affinato la sua pratica di ceramista nel 2004 e da allora torna ogni anno). Progettate per essere calpestate dal pubblico, le piastrelle diventano il fondamento per le sculture di Gates, in dialogo con una selezione di pezzi della collezione Albuquerque scelti personalmente dall’artista. «Le piastrelle sono arrivate in Portogallo dopo settimane in mare, seguendo una traiettoria molto simile alle opere della collezione», si legge sul sito della mostra. «Il pavimento scuro e denso impregna lo spazio di un’aura quasi sacra. Calpestarlo trasforma l’atto del camminare in un gesto consapevole e deliberato pieno di storie di altri luoghi e altre persone, compresi tutti noi».   

Sono due gli spazi espositivi: il primo è la ex casa di villeggiatura della famiglia Albuquerque, una Quinta tradizionale portoghese immersa nel verde paesaggio di Sintra. «La tenuta con la sua casa storica», spiegano dalla Fondazione, «è stata trasformata con un design che fonde elementi tradizionali e funzionalità moderna, per creare uno spazio in cui arte, cultura e comunità si intersecano». Gli spazi della Fondazione comprendono, inoltre, alloggi completamente funzionali per un massimo di tre artisti (inclusi curatori e ricercatori).

Albuquerque Foundation: a Sintra un nuovo museo dedicato alla ceramica
Foto Francisco Nogueira. Courtesy The Albuquerque Foundation

Il secondo è un avveniristico padiglione in legno e vetro disegnato dallo studio brasiliano Bernardes Arquitetura, adiacente alla dimora antica. Circondato da un giardino aperto ai visitatori, include una biblioteca specializzata, un ristorante sostenibile, un concept store che vende opere di ceramisti portoghesi e un bar con terrazza affacciato sul paesaggio. «La sfida è stata quella di confrontarsi l’edificio e la tenuta originali. Caratterizzati da ampi giardini, questi hanno dovuto mantenere il loro posto di rilievo. Il nostro intervento ha dovuto fungere da collegamento tra il giardino di accesso e il giardino principale, disposti a quote diverse», spiegano gli architetti. 

La struttura principale è parzialmente interrata, visibile solo dal tetto spiovente. Ciò riflette la pendenza del terreno e segna l’ingresso per i visitatori alla galleria principale. Nell’area espositiva è possibile ammirare la collezione attraverso una finestra che dà sulla sala adibita alla conservazione dei pezzi storci. Il padiglione secondario, che conclude il percorso, è situato, invece, sul lato più lontano del giardino centrale e ospita mostre temporanee di arte moderna collegate alle esposizioni permanenti. «Per supportare la programmazione culturale diversificata e dinamica della Fondazione», aggiungono, «lo spazio è stato progettato per essere completamente flessibile. All’interno della galleria, le unità modulari si adattano a ogni mostra. Nel padiglione, la planimetria aperta, le ampie gronde e i pannelli girevoli consentono di integrare completamente l’area o di isolarla dall’area esterna, offrendo diverse configurazioni per esperienze versatili». 

dove: Albuquerque Foundation, Rua António dos Reis 189, Sintra, tel+351/219231 370
albuquerquefoundation.pt

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Foto Francisco Nogueira. Courtesy The Albuquerque Foundation
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