Christoph Radl in mostra alla galleria Antonia Jannone

Thomas, 2022. Acquerello su carta, 36 x 26 cm. Ispirato da Amoako Boafo, Orange Shirt, (2019)

Un viaggio nella storia dell’arte in compagnia di un pasciuto personaggio che in sessanta acquerelli “mette in scena” opere di artisti famosi da Raffaello a Maurizio Cattelan. L’artista Christoph Radl, nato in Svizzera ma italiano d’adozione dagli anni Settanta, è il protagonista dal 28 gennaio al 28 febbraio della mostra personale Fat Boy negli spazi della galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura di Milano.

Urs, 2019. Acquerello su carta, 35,5 x 28 cm. Ispirato da Urs Fischer, Untitled (Lamp/Bear), 2005-2006

È stata una ricerca realizzata per una collezione di ceramiche ad avvicinare Radl alla produzione millenaria dei Mimbres, civiltà precolombiana del New Mexico scomparsa tra il 1130 e il 1150 d.C. Per secoli i Mimbres hanno prodotto una serie infinita di manufatti – tazze, piatti e ciotole – decorati quasi esclusivamente all’interno con motivi geometrici, spirali, zig-zag, animali, scene di caccia e rituali. L’interno delle ciotole conteneva micro-universi apparentemente scevri da guerre e brutture, mistici ma anche irriverenti, mondi che non erano solo decorazione, dal momento che, spesso, questi oggetti avevano anche una funzione funebre: venivano infatti posizionati sul volto del defunto in fase di sepoltura, con l’emisfero decorato capovolto sugli occhi chiusi.

Max, 2019. Acquerello su carta, 35,5 x 28 cm. Ispirato da Max Beckmann, Self-Portrait in Tuxedo, 1927

Tra tutti i soggetti dell’immaginario decorativo dei Mimbres, quello che ha più colpito Radl è una figura umanoide con occhi spalancati, uno sguardo impaurito ma allo stesso tempo curioso. L’artista ha scelto di far compiere a questo soggetto, da lui ribattezzato Fat Boy, un viaggio nella storia dell’arte, nella quale inizialmente si muove in modo goffo, ma poi sempre più sicuro, divertente, irriverente, sorprendente. Il suo percorso non considera epoche, distanze e biglietti d’ingresso: Mantegna, Kounellis, Raffaello, Picasso, Matisse, Baselitz, Cattelan sono solo alcuni dei maestri con cui Fat Boy si confronta, circondato da colori vivaci, simboli e un erotismo latente.

dove: Antonia Jannone Disegni di Architettura, corso Garibaldi 125, Milano
quando: dal 28 gennaio al 28 febbraio

 

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