Questa rubrica nasce dall’incontro fra Alice e I Tempestas: ogni mese sceglieranno un fiore edulo, lei ne parlerà dal punto di vista botanico e loro lo useranno come ingrediente per una ricetta. Questo mese è il turno della Calendula, comune eppure preziosa: si usa in erboristeria, ma sa anche regalare colore e sapore al risotto!
È un raggio di sole nei prati, capace di sbocciare persino in inverno. La Calendula è la dimostrazione di come la natura sappia unire bellezza e utilità in piccoli capolavori. Dopo averla scoperta, non potrà più passarti inosservata e la vedrai dappertutto! Se c’è un fiore che incarna un vero concentrato di virtù, è la Calendula.
Conosciuta in botanica come Calendula officinalis, da secoli è un ingrediente prezioso nei preparati per la cura del corpo e, un tempo, anche in cucina. Una tradizione oggi meno comune, ma che merita di essere riscoperta: i suoi petali possono infatti insaporire insalate e zuppe, mentre i boccioli, preparati come sottaceti, sanno aggiungere un tocco originale a ogni piatto.
La Calendula è poi famosa per le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive: dalle sue sommità fiorite si ricavano estratti erboristici e cosmetici, ideali per calmare la pelle irritata. Cresce spontanea nelle aree mediterranee, lungo le coste e in collina, ma è anche molto apprezzata come pianta ornamentale grazie ai magnifici colori accesi.
I suoi fiori giallo-arancio seguono il ritmo del sole, aprendosi all’alba e chiudendosi al tramonto. Per questo, in passato, era chiamata Sol Sepium, ‘seguace del sole’. I contadini osservavano la Calendula per prevedere il meteo: se i fiori restavano chiusi al mattino, la pioggia era pressoché certa. Eppure, nonostante il suo splendore, questo fiore porta con sé un velo di tristezza.
Nella mitologia greca si racconta che nacque dalle lacrime di Afrodite, disperata per la perdita del suo amato Adone. Da allora, nel linguaggio dei fiori è simbolo di malinconia, pene d’amore e, in Inghilterra, anche di gelosia. E se potessimo riscrivere la sua storia? Io proporrei di celebrare la sua essenza più vera, il suo potere di guarire, come un piccolo sole che lenisce.
Lo sapevi che… Febbraio e marzo sono i mesi ideali per seminare la Calendula, sia in vaso che direttamente in giardino. Prediligi un luogo caldo e soleggiato: nell’orto attirerà gli impollinatori e proteggerà colture come zucca, pomodoro, zucchine, piselli e fagioli.
LA RICETTA: RISOTTO AI PETALI DI CALENDULA
di @i_Tempestas, ovvero Fabrizio Maggiulli e Giovanni Montenero, cook e book lovers
ingredienti: √ 5 cucchiai di olio extravergine di oliva √ 1 scalogno o 5 cm di cipollotto √ 300 g di riso Carnaroli o Roma √ 120 ml di vino bianco √ 1,2 lt di brodo vegetale (2 litri di acqua, 2 carote, 1 costa di sedano, 20 foglie di Calendula) √ 20 fiori di Calendula √ 2 cucchiaini rasi di sale fino √ 20 g di stracchino per mantecare √ una macinata di pepe nero.
Per l’olio aromatico: occorrente √ 1 padella o casseruola con manico per riso √ 1 frullatore a immersione o tradizionale √ 1 colino a maglie strette √ 25 g di olio extravergine di oliva √ 25 g di foglie di Calendula
Procedimento
1. Inizia a preparare il brodo lavando e mondando le carote, il sedano, la cipolla e le foglie. Unisci in una pentola assieme all’acqua e lascia sobbollire per almeno 1 ora. Filtra il brodo ottenuto e continua a farlo sobbollire mentre prepari il riso.
2. Per la preparazione dell’olio aromatico unisci l’olio e le foglie in un pentolino che lascerai a scaldare a fuoco moderato per 5 minuti. Spegni il fuoco, frulla e metti da parte. Quando sarà intiepidito filtra con un colino a maglie strette.
3. Per la preparazione del riso, affetta lo scalogno e uniscilo in padella con 5 cucchiai di olio extra vergine di oliva. Lascia imbiondire a fuoco basso e aggiungi il riso, mescola poi per alcuni minuti in modo che il riso sia tostato uniformemente quindi sfuma con il vino.
4. Quando il vino sarà completamente sfumato, inizia ad aggiungere un mestolo di brodo bollente alla volta e aggiungi il successivo solo quando il precedente sarà assorbito. Quando il brodo sarà a metà, regola di sale e aggiungi i petali.
5. Continua con il brodo finché il riso non sarà cotto, poi togli dal fuoco, unisci lo stracchino e manteca all’onda facendo saltare il riso in padella oppure mescola con un cucchiaio molto velocemente.
6. Impiatta irrorando di olio aromatico quindi servi ben caldo.
TIPS & TRICKS
• Per un gusto più delicato: sostituisci l’olio EVO con quello di mais per l’olio aromatico.
• Per un sapore deciso: sostituisci metà dello stracchino con la stessa quantità di caprino.
• Olio aromatico: usalo anche per soffriggere lo scalogno, otterrai un gusto più pungente.
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