Dal 14 al 21 settembre 2025 il design è di scena a Como. Il tema di quest’anno è “Fragments”, con appuntamenti dedicati a Aldo Rossi e Ico Parisi. E una Contemporary Design Selection
Dal 14 al 21 settembre 2025 torna a Como il Lake Como Design Festival, giunto alla sua settima edizione. Il tema di quest’anno è ‘Fragments’, un concetto che interpreta la frammentazione come occasione di memoria, rigenerazione e rinascita.
Tre gli appuntamenti principali: le mostre dedicate a Aldo Rossi e Ico Parisi, e la nuova edizione della Contemporary Design Selection, curata da Giovanna Massoni.
La prima mostra, Aldo Rossi. Architettura per frammenti, a cura di Chiara Spangaro con la Fondazione Aldo Rossi, sarà ospitata negli spazi della ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como. L’esposizione presenta disegni, fotografie, testi e documenti che testimoniano il ruolo del frammento nella ricerca teorica e architettonica di Rossi dagli anni Sessanta in poi. L’allestimento è concepito come un ambiente aperto, che favorisce un dialogo diretto con i materiali e le opere presentate.
Parallelamente, il festival segna l’inaugurazione della nuova sede dell’Archivio Design Ico Parisi in via Diaz 11 a Como. Per l’occasione, verrà presentata la serie pittorica Crolli edificanti – Tavole di provocazione, realizzata tra gli anni Settanta e Ottanta e mai esposta prima in città. Si tratta di grandi tele che, attraverso immagini frammentate di oggetti quotidiani, riflettono su un’idea critica e paradossale dell’abitare contemporaneo.
Il terzo evento in programma è la Contemporary Design Selection, che si svolgerà lungo il “Chilometro della Conoscenza”, un percorso immersivo tra ville storiche e giardini sul lago di Como.
L’open call 2025 ha invitato designer, artigiani, architetti e artisti da diversi paesi a esplorare il potere evocativo del frammento attraverso tre prospettive: la fragilità, intesa come estetica della rottura e della trasformazione; l’atto rigenerativo, che trasforma scarti e residui in nuove forme; e la memoria, intesa come archivio vivo di storie, tecniche e culture.
Le opere selezionate comprendono esperienze individuali e collettive provenienti dall’Europa, dall’Asia, dal Medio Oriente e dalle Americhe. Molti progetti riflettono su questioni urgenti, dal trauma della guerra alla crisi ambientale: dai tappeti autobiografici delle tessitrici di Jaipur Rugs ai totem luminosi di Adelie Ducasse e alla resina ‘curativa’ di Yunju Jung.
Completano il programma gli Studio Visit, che aprono al pubblico atelier, archivi e gallerie del territorio, e i tour dedicati all’architettura razionalista di Como, rafforzando il legame tra il festival e il contesto urbano e paesaggistico che lo ospita.
Per informazioni, www.lakecomodesignfestival.com
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