Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra

Foto Luc Bertrand, courtesy of Villa Noailles

Sono esattamente cinquant’anni che il centro d’arte Villa Noailles a Hyères, capolavoro residenziale modernista firmato Robert Mallet-Stevens, è stato dichiarato monumento nazionale dell’architettura francese. Un faro anche per il design industriale con le sue Design Parade, doppia manifestazione in staffetta con la città di Toulon, che ospita la corrispettiva versione dedicata all’architettura di interni.

Appuntamenti immancabili nel pieno dell’estate in Costa Azzurra, i due concorsi sono dei laboratori di ricerca e sperimentazione progettuale d’avanguardia, vetrine di lancio per la nuova generazione di creativi e centro di un calendario di eventi, mostre e premi esteso fino all’autunno.

Dieci i progetti finalisti per ognuna delle due categorie, esaminati dall’artista e architetto di origine russa Harry Nuriev (fondatore del newyorchese Crosby Studios) e dal designer spagnolo Jaime Hayon, presidenti delle giurie composte, tra gli altri, dall’architetta francese India Mahdavi e dagli inglesi, la designer Bethan Laura Wood e il direttore creativo Tony Chambers, in passato mitologico direttore della rivista Wallpaper*.

Le parade vantano collaborazioni con manifestazioni e istituzioni internazionali, da Matter&Shape al centro d’arte Fondazione Carmignac sull’isola di Porquerolles, al Centre Pompidou e il legame con marchi come Chanel, Van Cleef & Arpels, Flos, Tectona, Artek e Vitra.

Quella di quest’anno è stata un’edizione volutamente sobria e molto sentita, che ha richiesto un grande sforzo nel momento di difficoltà conseguente ai recenti scandali personali e di gestione che hanno travolto il suo storico direttore, fondatore e deus ex machina Jean-Pierre Blanc, in uscita. «Continuiamo a ballare sotto la pioggia», ha commentato elegantemente Pascale Mussard, presidentessa di Villa Noailles, ringraziando il suo staff. Insomma, una versione più snella delle Parade, che tornano allo stile di primi anni senza che questo abbia intaccato la complessità dei lavori in concorso.

Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra
 La collezione UFO – Unindustrial Functional Object di Simon Dupety. Foto Luc Bertrand, courtesy of Villa Noailles

I VINCITORI DI HYÈRES

A Villa Noailles, la diciannovesima edizione presenta progetti tutti accomunati dall’essenzialità, opera di giovani francesi e internazionali molti dei quali usciti dalla Design Academy Eindhoven. Come il danese Johan Karrebaek Thun con la sua ricerca per arredi che non richiedono assemblaggi con viti o colle derivati dalle antiche tecniche egiziane o giapponesi, al quale è andato il premio Tectona.

I progetti esposti sono impeccabili esercizi di disegno industriale che trasmettono messaggi chiari e precisi, con un tocco di sofisticatezza, presentati in un allestimento senza orpelli di Hall.Haus. Come le lampade tecniche della collezione UFO – Unindustrial Functional Object coi diffusori luminosi ricavati dai peduncoli delle ghiande. Un’interpretazione poetica delle risorse a disposizione, che sono valse al francese Simon Dupety il premio principale, il Grand Prix du Jury.

Doppio riconoscimento per la coppia di francesi Kelly Eng e Marie Piplard, le preferite dal pubblico e menzione speciale della giuria per la loro serie in quattro varianti Bouillottes, borse dell’acqua calda che ricordano dei fossili, un’ode a questo oggetto ancestrale un po’ dimenticato, oggi di nuovo attuale per la sua sostenibilità intrinseca, realizzate in gres, terracotta, riempita d’acqua, di sabbia, di noccioli di ciliegia, semi di lino o avvolte in tessuti. Da vedere fino al 7 settembre.

Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra
La Villa Des Échos di Thomas Takada. Foto Luc Bertrand, courtesy of Villa Noailles

LE PREMIAZIONI A TOULON

È l’ultima volta che l’Ancien Evêché ospita la Design Parade Architettura di Interni arrivata alla nona edizione. Lo storico palazzo ex sede vescovile nel centro della città di Toulon è stato acquisito e diventerà probabilmente un hotel, con grande disappunto di parte della popolazione che perde così uno dei suoi poli culturali. Staremo a vedere la nuova collocazione per la parade. Nel frattempo, le premiazioni, avvenute durante l’ultimo weekend di giugno, hanno visto i riconoscimenti equamente divisi tra i partecipanti, con progetti quasi tutti allineati sull’impatto visivo e la sensibilità sull’uso dei materiali.

Anima nomade, il francese originario del Giappone con trascorsi negli Stati Uniti, Thomas Takada si è aggiudicato i due premi principali: il Grand prix Design Parade Toulon Van Cleef & Arpels e Prix visual merchandising Chanel. Nella sua installazione La Villa des Échos, il giovane creativo ha composto un ambiente con arredi creati con elementi naturali, foglie e rami, raccolti nei dintorni della Villa Noailles. Fragilità, incertezza e arte in una rappresentazione non scontata delle risorse ambientali.

Il riconoscimento Mobilier National è stato assegnato al francese Malo Gagliardini per la sua installazione La Vie Aquatique ispirata all’architettura di Jean-Pierre Raynaud e all’estetica del regista Wes Anderson, mentre il pubblico ha preferito il duo franco-libanese Magali Lamoureux e Joanne Riachi e la loro teatrale Submergé.e.s.

Una celebrazione della passione per il mondo marino attraverso i significati di inconscio, memoria e sommerso. Infine la Dotation villa Swagatam x Aequo è andata alla parigina Marie Gastini con la sua L’Atelier d’ètè, raffinata rappresentazione della presenza-assenza umana nell’ambiente abitativo.

Menzione speciale da parte di living la multi-sensoriale Spot opera di Joseph Melka + Balthazar Auguste-Dormeuil in arte JMBAD, duo franco-americano che avevamo visto recentemente tra i protagonisti del festival Concéntrico a Logroño, per la quale sono state sviluppate anche tre fragranze che evocano i profumi della Costa Azzurra. Tutte le installazioni rimarranno visitabili fino al primo di novembre.

Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra
The Transformist Apartment di Harry Nuriev. Foto Luc Bertrand, courtesy of Villa Noailles

LE (TANTE) MOSTRE DA NON PERDERE

Come da tradizione, focus sugli allestimenti dei presidenti delle giurie: quello a Toulon di Harry Nuriev, The Transformist Apartment, è un ambiente distopico in cui gli arredi sono re-immaginati come un linguaggio dinamico che comunica funzione, emozione, identità. «Mi piace riutilizzare, interpretare quello che c’è già perché forme, colori e filosofie progettuali sono già state esaurite tutte nei secoli scorsi. Non è tempo di inventare ma di riformare», afferma il creativo che utilizza magliette per fare delle tende e tastiere di computer per comporre tavoli.

Molto personale quella di Jaime Hayon, che festeggia i venticinque anni di carriera riflettendo su quanto fatto fino ad ora con un’installazione a Vila Noailles divisa in due parti: Le Mirroirs, retrospettiva dei suoi lavori allestita nel padiglione che ospitava la piscina, è letteralmente un guardarsi allo specchio: «La mia è un’installazione intimista, con dei pezzi che considero pietre miliari, scelti con cura, alcuni dei quali mai esposti o visti prima»; e Atelier, la riproduzione fedele del suo studio di Valencia ricostruito in quello che era il campo da squash della villa.

Villa Noailles è una specie di club che non perde di vista i creativi che sono stati lanciati negli anni. Come il designer Jean-Baptiste Fastrez, vincitore del Gran Premio della Giuria nel 2011, che torna all’Ancien Evêché per presentare una collezione agli oggetti di uso quotidiano trasformati in sofisticati pezzi unici di metallo per Monoprix e Villa Noailles, in vendita dal 16 settembre; o il duo francese Valentine Tiraboschi e Sacha Parent, vincitore a Hyères l’anno scorso, che presenta a Villa Noailles i lavori frutto delle due residenze alla Manifattura di Sèvres e dal Cirva a Marsiglia.

Nel centro cittadino la prestigiosa scuola di design Camondo espone i progetti dei diplomati nelle varie discipline nel 2025, mentre all’Hôtel des Arts TPM la mostra co-organizzata dal Centre Pompidou, dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi, dal Centre National des Arts Plastiques e dal Mobilier National, Petits Mondes – Un siècle  de design pour l’enfant tratta i temi del design pensato intorno ai più piccoli, con riferimento all’aspetto ludico e alle teorie e metodi di pedagoghi come Friedric Fröbel, Ellen Key, Adolphe Ferrière e la nostra Maria Montessori.

Tra le opere, oggetti, giocattoli e arredi in scala ridotta, la mostra si apre con le sezioni dedicate agli animali di Enzo Mari e agli oggetti per bambini di Bruno Munari, come i Libri illeggibili o gli Alfabeti con Fantasia editi da Danese, che invitavano “a fare dell’arte un gioco”. Con poi opere per l’infanzia di Gaetano Pesce, Studio65, Erwan e Ronan Bouroullec, i puzzle di Antonio Vitali e le riduzioni delle celebri sedute di Jean Prouvé, Arne Jacobsen, Matali Crasset, con anche una versione mignon una sedia safari di Kaare Klint del 1933. Da vedere fino al 2 novembre.

Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra
Bouillottes di Kelly Eng e Marie Piplard. Foto Luc Bertrand, courtesy of Villa Noailles

Vale una gita all’isola di Porquerolles la splendida Villa Carmignac, centro d’arte che ospita fino al 2 novembre la mostra Vertigo nella quale si evoca e celebra l’ambiente mediterraneo con una serie di opere di arte astratta post-1950. Se invece vi trovaste a passare da Saint Paul de Vence, fate un salto alla Fondation CAB per la mostra Partenaires particulaires (supporti, superfici, diffusione) che mette insieme le opere storiche del breve movimento d’avanguardia francese Supports/Surfaces, sviluppatosi a cavallo tra gli Anni 60 e 70. Astrazione in versione grezza: dipinti senza pennelli o senza cornice, tele piegate e bruciate, legni assemblati, stampe. Fino al 2 novembre. Non lontano, alla rinnovata Fondation Maeght, architettura originale di Josep Lluís Sert, la mostra Barbara Hepworth Art & Life celebra l’esistenza di una delle artiste inglesi più rappresentative. Esposizioni da vedere tutte fino al 2 novembre. Un consiglio: tutte queste fondazioni e centri sono circondate da giardini con sculture che nascondono dei veri capolavori.

 

Design Parade Hyères – 19e festival international de design

dove: Villa Noailles, Parc Saint Bernard – Hyères

quando: dal 27 al 28 giugno, esposizioni fino al 7 settembre 2025

Design Parade Toulon – 9e festival international d’architecture d’intérieur

dove: Ancien Évêché, 69 Cours Lafayette; Hôtel des Arts, 236 bd Général Leclerc – Toulon

quando: dal 26 al 28 giugno, esposizioni fino all’1 novembre 2025

villanoailles.com

Living ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’articolo Design Parade Hyères e Toulon 2025: i designer emergenti in mostra in Costa Azzurra sembra essere il primo su Living.

Deixe um comentário

O seu endereço de e-mail não será publicado. Campos obrigatórios são marcados com *

Rolar para cima