ARCHITETTURA
Taipei è una città ricca, ma non convenzionalmente bella. Dopo la Seconda guerra mondiale e la fine del dominio giapponese, è cresciuta rapidamente grazie all’arrivo di immigrati dalla Cina. Il paesaggio urbano ha dato priorità a esigenze pratiche: strutture in cemento armato simili a scatole, costruite in fretta e furia, si affiancano a vecchi edifici giapponesi e cinesi e alle nuove costruzioni moderniste.
Dagli Anni 90, tuttavia, Taipei si è lentamente trasformata da bruco in farfalla. I piani urbanistici e l’architettura moderna, uniti alla nebbia montana che circonda la città, l’hanno resa una delle metropoli più carismatiche dell’Asia. Il distretto di Xinyi, ricco di grattacieli commerciali, è un palcoscenico aperto alla progettazione. Con i suoi 508 metri, Taipei 101 è stato l’edificio più alto del mondo fino al 2010 e rimane il simbolo della città, visibile, un po’ ovunque, come un faro. Al secondo posto per altezza, la Sky Tower inaugurata di recente: 280 metri e 56 piani.
Disegnata da Antonio Citterio e Patricia Viel, prende ispirazione dai germogli di bambù e dalle colonne greche, fondendo i linguaggi del design orientale e occidentale. Dietro la facciata in vetro verde, che ricorda le lussureggianti montagne di Taiwan, ospita gli hotel Park Hyatt e Andaz: un sogno di città verticale che diventa realtà.
A dare un senso di natura a questo quartiere degli affari è il primo progetto taiwanese di Renzo Piano: il Fubon Art Museum. Il Pritzker Prize italiano utilizza pareti in vetro ultrachiaro con frangisole a forma di foglia per modellare la luce, trasformando il sole subtropicale in elemento poetico. L’atrio, alto sei metri e privo di colonne, è aperto e fluido, in perfetta connessione col paesaggio circostante. Un invito a prendersi una pausa.
Riferimenti alla natura anche alla Biblioteca di Scienze Sociali della National Taiwan University, firmata Toyo Ito. Colonne bianche e slanciate sostengono tetti a forma di petali di loto, che lasciano filtrare una morbida luce naturale: come trovarsi all’ombra degli alberi.
Tutt’altra estetica invece per il Taipei Performing Arts Center degli olandesi OMA: un cubo e una sfera che gli abitanti del posto chiamano affettuosamente ‘l’uovo e il tofu’. Accanto al mercato notturno di Shilin, simboleggia la fusione tra arte e vita quotidiana. Forse il progetto che meglio rispecchia lo spirito eclettico di Taipei.
SCENA CREATIVA
Il design di Taiwan affonda le sue radici nel periodo coloniale giapponese (1895-1945). Arriva da lì una miscela unica di sensibilità, a cui le influenze occidentali hanno poi aggiunto altri codici formali. Oggi, una nuova generazione di designer guarda all’identità taiwanese come una categoria a se stante, prendendo ispirazione da tutto ciò che è local.
Hsu Hsiang Han, il designer industriale che ha lanciato X Table con Cappellini nel 2024, conosce bene le fabbriche della città, un tempo famose per la produzione di apparecchiature originali. Racconta: «Offrono il vantaggio dell’integrazione di materiali e tecniche. Per me, una base straordinaria per lo sviluppo e la sperimentazione».

Rick Wu, fondatore di RisK Home Concept, lavora principalmente con il metallo e gestisce tutto in prima persona, dalla progettazione alla realizzazione. Definisce con orgoglio il suo marchio «veramente taiwanese».
Kimu, uno studio che ha vinto diversi premi internazionali, si concentra sulla «trasformazione della saggezza abitativa tradizionale in design contemporaneo». La sua lampada a sospensione Paper Milk si ispira ai modelli in vetro di latte dell’epoca giapponese: utilizzando la carta al posto del vetro, mantiene quel bagliore morbido e nostalgico.
L’estetica indigena trova nuova espressione nei disegni di Kamaro’an. Il nome del brand, che significa ‘un posto dove vivere’ nella lingua degli Amis, documenta dal 2013 i manufatti e le pratiche di questa etnia aborigena creando pezzi tessili. Ogni oggetto è fatto a mano da giovani artigiani della comunità: «Taiwan mostra in superficie le tracce della migrazione e della colonizzazione», ammettono, «ma nel profondo le persone sono fortemente adattabili e resistenti», due qualità poeticamente intessute in ogni pezzo.
Il duo di ADC Studio, Marco e Karen, fa suoi i diversi percorsi che i designer locali spesso intraprendono. Mentre lavoravano come creativi pubblicitari, hanno fondato Tools to Liveby, una cartoleria, e Liquide Ambré, una casa del tè che trasforma i rituali quotidiani in momenti di grazia. Un po’ come le composizioni floreali di Chen He, in arte Rulu Floral. «Se il panorama creativo di Taipei è ricco di contaminazioni e linguaggi ibridi, i fiori sono il mio mezzo per raccontare questa pluralità», spiega.
IL GIAPPONE A TAIPEI
Le case dell’epoca giapponese portano con sé la storia urbana di Taipei. Dal 1895 al 1945, quando Taiwan era una colonia del Sol Levante, in città è arrivata un’ondata di architettura in legno e stili ibridi nippo-occidentali. Queste abitazioni utilizzavano spesso il cipresso locale, avevano tetti di tegole nere e abbracciavano lo spirito del wa (armonia) con stanze tatami, porte scorrevoli, grondaie profonde e piante aperte che si fondevano con giardini tranquilli.
Nel tempo, molte di queste costruzioni sono rinate come caffè, studi creativi o spazi culturali che accolgono nuove storie. Un esempio, nella zona di Guting, è 0KM che riunisce un cluster di tre case di legno secolari e un giardino curato nei minimi dettagli per trasformarlo in un negozio-caffè dove si riuniscono gli amanti del design. Durante l’era giapponese, il National 228 Memorial Museum era originariamente il Taiwan Education Association Building: primo spazio espositivo moderno di tutta l’isola, oggi documenta la storia dei diritti umani del Paese, un brillante esempio di architettura ibrida.

Beitou, il quartiere delle sorgenti termali, è una fuga inaspettata. A soli 30 minuti di metropolitana dal centro, si arriva in una valle avvolta dai vapori. Il Beitou Hot Spring Museum, datato 1913, era un tempo il più grande stabilimento balneare pubblico dell’Asia orientale. I mattoni rossi, le travi in legno e le grandi finestre creano ancora adesso un’atmosfera senza tempo, grazie ai bagni e alle stanze tatami originali. Per scoprire il lato morbido di Taipei, non c’è niente di meglio di un’immersione nelle sue acque.
TAICHUNG
La seconda città più grande dell’isola si trova a meno di un’ora di treno ad alta velocità dalla capitale. Con la sua vasta area urbana e l’industria legata alla produzione di macchinari, macchine utensili, biciclette e componenti di precisione, Taichung viene considerata una città facoltosa in termini di capitali privati. Una forza economica, la sua, che ha fatto fiorire un solido mercato immobiliare: edifici più grandi, più moderni, più lussuosi.

Intorno al 2000, la 7a Redevelopment Zone ha iniziato a prendere forma, sostituendo gradualmente il vecchio centro storico per diventare il nuovo quartiere commerciale, descritto come la Manhattan di Taichung. L’edificio più iconico: La Bella Vita di Antonio Citterio e Patricia Viel, che firmano l’architettura, gli interni e la scelta dei mobili (venti unità abitative, interamente arredate con pezzi di B&B Italia, sono state ribattezzate B&B House).
Altro punto di riferimento della zona, il Teatro Nazionale di Toyo Ito. Con le sue pareti curve, le aperture e le forme tubolari, si presenta come una struttura priva di pilastri, senza un solo muro a 90°: più simile a una scultura urbana che a un edificio tradizionale. Il CMP Museum of Arts è il primo progetto museale di Kengo Kuma a Taiwan: facendo suo il concetto di ‘assenza di pareti’, dissolve i confini tra architettura e natura e diventa open. Proprio come Taichung.

Arte e cultura a Taipei
- Un museo ‘trasparente’ di arte contemporanea, un grattacielo sostenibile e un parco di giardini pensili. Sono le tre anime del progetto Fubon di Renzo Piano. No. 79, Songgao Rd, Xinyi District, tel. +886/266236771
Furbon Museum, Taipei. Foto Laura Fantacuzzi e Maxime Galati-Fourcade per Living - Edificio eccentrico quello degli OMA per il Taipei Performing Arts Center, con tre grandi forme geometriche – tra cui una sfera – ‘aggrappate’ a un cubo centrale. L’idea è quella di distinguersi dall’omologazione delle strutture teatrali contemporanee. No. 1, Jiantan Rd, Shilin District, tel. +886/277563888
- Ha aperto all’inizio dell’anno il primo museo civico d’arte di Taipei, disegnato da Kris Yao Artech con facciata a tubi di altezze variabili. New Taipei City Art Museum, No. 300, Guanqian Rd, Yingge District, tel. +886/226796088
- Un tempo Not Just Library era il bagno pubblico delle operaie della vicina fabbrica di tabacco. Oggi è un tempio del libro che ospita concerti, incontri e piccole mostre. Per entrare si calzano pantofole. No. 133, Guangfu South Rd,
Xinyi District, tel. +886/227458199 - Monumento commemorativo di una strage avvenuta nel 1947, il National 228 Memorial Museum è un brillante esempio di architettura nippooccidentale. All’ingresso, c’è un portico per le carrozze. No. 54, Nanhai Rd, Zhongzheng District, tel. +886/223326228
- A nord di Tapei, un quartiere interamente dedicato alle terme: Beitou Hot Spring. Piscine all’aperto e al chiuso, una valle ‘infernale’ avvolta dai vapori di zolfo, un museo, locande in stile ryokan, spa hotel e passeggiate nella natura. No. 2, Zhongshan Rd, Beitou District
Taipei Performing Arts Center, OMA. Foto Laura Fantacuzzi e Maxime Galati-Fourcade per Living
Hotel
- Combina modernismo orientale e grandeur europea, l’hotel Capella Taipei, che propone tra gli optional la cerimonia del tè in chiave contemporanea. Progetto di André Fu Studio. No. 139 Dunhua North Rd, Songshan District, tel. +886/277096868
- Formula perfetta quella dell’Eslite Hotel: architettura di Toyo Ito, arredi artigianali taiwanesi, sculture e dipinti di artisti locali e, per ogni stanza, una piccola selezione di libri. No. 98, Yanchang Rd, Xinyi District, tel. +886/266262888
- Con la sua facciata, interamente dipinta di blu, The Blue ha rivoluzionato il paesaggio di Taipei. A cura di Tszwai So. No. 22, Guanqian Rd, Zhongzheng District, tel. 886/0223708008
- Tutta la poesia degli architetti Neri&Hu riunita al Kimpton Da An, vecchio edificio residenziale trasformato in ‘santuario urbano’. Da provare, il ristorante The Tavernist, al 12° piano, guidato da un ex chef del Noma. No. 25, Lane 27, Section 4, Ren’ai Rd, Da’an District, tel. 886/221737999
- Progettato da Kris Yao Artech, uno degli studi più noti di Taiwan, Resonance Taipei celebra il ritmo e il movimento della città. Tra luci, geometrie e giochi di specchi. No. 7, Linsen S Rd, Zhongzheng District, tel. +886/277521888
Ristoranti e bar
- Riferimenti al movimento Arts & Crafts del XIX secolo e cotoletta alla milanese. The Flow, di Ecru Studio, ricrea atmosfere e menu dei ristoranti europei. No. 49, Section 1, Zhongshan N Road
- Realizzato da un commerciante di mobili antichi, Xiang Se è un’oasi vintage, nascosta dietro a un cortile segreto. No. 1-2, Hukou St, Zhongzheng District, tel. +886/223581819
- Bar analcolico, Abvless è ospitato in un edificio stile giapponese con una storia centenaria. No. 18, Lane 26, Section 2, Zhongshan North Rd, tel. +886/225218805
- Al di là del ristorante, comunque stellato, da Staff Only si va soprattutto per i signature cocktail: tra i migliori della città. Per gli spazi, ricavati in un’ex fabbrica di salsa di soia, Ecru Studio ha disegnato raffinati interni Mid-Century. Shuiyuan Rd 1-10, Zhongzheng District, tel. +886/223628682
- Ruota attorno alla musica il concept di Skillability per Sidoli Radio: bar caffetteria con negozio di dischi, postazioni di ascolto e ‘biblioteca sonora’. Chang’an W Rd 245, Datong District, tel. +886/225525300
- Sembra una cava la tearoom Liquide Ambré di Ecru Studio, che avvolge raffinatissime cerimonie del tè fra pareti di pietra grezza. No. 15, Leli Rd, Lane 72, Da’an District, tel. +886/227367287
Negozi
- Ispirandosi alla cultura indigena di Taiwan, Kamaro’an House unisce l’artigianato tradizionale al design contemporaneo per creare oggetti di alta qualità tessuti a mano, dagli abiti agli accessori. No. 2, Lane 11, Section 3, Xinsheng S Rd, Da’an District, tel. +886/223563616
- Tra le specialità di HalloHütte, oltre alle piante, ci sono i vasi-borsa realizzati con bottiglie di plastica riciclata. No. 4, Lane 146, Chongde St, Xinyi District, tel. +886/223772058
Il negozio HalloHütte. Foto Laura Fantacuzzi e Maxime Galati-Fourcade per Living - Il negozio di riferimento per il vintage e l’antiquariato è Delicate Antique: mobili in legno provenienti dalla Cina e dall’Europa, pezzi Art Déco e Mid-Century Modern. No. 346, Jiaxing St, Da’an District, tel. +886/287325321
- Direttore creativo, imprenditore e icona di stile, Marco Tsai gestisce in città una cartoleria di nicchia, che seleziona i migliori strumenti di scrittura di tutto il mondo. Tools to Liveby, No. 15, Lane 72, Leli Rd, Da’an District, tel. +886/227328777
Marco Tsai e la moglie Karen, proprietari della cartoleria Tools to Liveby. Foto Laura Fantacuzzi e Maxime Galati-Fourcade per Living
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