Doppia Firma in trasferta al Forte di Bard

Sulla destra: lampada da terra di Maarten de Ceulaer e Atelier Mestdagh; paravento in marmo di Hannes Peer e DelSavio 1910; teiera in argento di Studio Job e Ganci Argenterie

Dal cuore pulsante della Milano Design Week alla suggestiva Cappella del Forte di Bard. Trasferta estiva per Doppia Firma 2025 – Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, in scena per la prima volta in Valle d’Aosta dal 18 al 29 giugno 2025. Una mostra che, dopo il grande successo milanese (più di 15.000 visitatori), si sposta tra le pietre secolari del forte valdostano, trasformando lo spazio in una perfetta cornice alpina per un racconto nato dieci anni fa.

L’esposizione – promossa da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Living Corriere della Sera e Michelangelo Foundation (qui con il supporto di Regione Valle d’Aosta e L’Artisanà) – festeggia un decennio di esplorazioni tra creatività e tradizione artigiana. Un percorso che ha intrecciato designer internazionali e maestri artigiani, generando opere artistiche che sono molto più di soli oggetti: sono memoria, gesto manuale, dialogo tra culture e territori.

La mostra Doppia Firma 2025 al Forte di Bard
Da sinistra: la seduta outdoor di Barnaba Fornasetti e Giovanni Bonotto; il mobile intagliato di Lex Pott e Emanuele Rivadossi; i vasi di Antonio Aricò ed Elena Milani; i vasi in vetro di Matteo Cibic e Simone Crestani

All’ingresso, otto pezzi riassumono il ‘Best of’ delle edizioni precedenti – simboli di stile e sperimentazione – ripercorrono l’anima del progetto. Ad affiancarli, sette nuove creazioni nate da nuove coppie creative: designer da ogni parte del mondo e artigiani dell’arco alpino – dalla Valle d’Aosta al Friuli – raccontano la vitalità e la fragilità dell’ecosistema montano. Tra questi, Antonio Aricò con Elena Milani, CaraDavide con Roberto Lucchinetti, Draga & Aurel con Vetroricerca, Giulio Iacchetti con Navarini Rame, In Yeonghye con Silvia Di Piazza, Bethan Laura Wood con Serapian. Materie prime, legno e pietra diventano la voce di una cultura manuale che resiste e si rinnova nei gesti antichi dei maestri artigiani che tramandano il loro sapere di generazione in generazione. 

Merita una menzione a parte la sedia Silva, nata dall’incontro tra il falegname valdostano Luciano Tousco – maestro artigiano pluripremiato – e il designer Andrea Mancuso: un oggetto “vivente”, che trae linfa dal bosco, prende vita dal ramo grezzo fino alla forma finale, incarnando la bellezza del rapporto tra uomo e natura. L’effetto scenico della Cappella storica aggiunge un ulteriore enfasi emotiva, come se la creazione artigiana si fondesse nelle pietre, raccontata in un equilibrio tra antico e contemporaneo. 

La mostra Doppia Firma 2025 al Forte di Bard
La sedia Silva realizzata da Andrea Mancuso e il falegname valdostano Luciano Tousco

«Dietro Doppia Firma c’è sempre un messaggio forte», ricorda Alberto Cavalli, direttore di Fondazione Cologni, «l’arte del fare – la craftsmanship – non è nostalgia, ma slancio innovativo, ponte tra passato e futuro. Un invito a riscoprire il valore delle mani, dei materiali, delle radici territoriali». È un piccolo mondo alpino quello in mostra, fatto di gesti sapienti, saperi antichi e sensibilità contemporanea.

dove: Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (AO)
quando: 18–29 giugno 2025
doppiafirma.com

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