È in vendita a 15 milioni di dollari la residenza di David Lynch a Los Angeles, sulle colline di Hollywood, che il regista di Twin Peaks e Velluto Blu – artefice anche dell’installazione A Thinking Room per il Salone del Mobile.Milano 2024 – aveva trasformato nel proprio universo creativo. Scomparso lo scorso gennaio, Lynch lascia dietro di sé non solo film cult ma anche uno spazio che è insieme rifugio privato, laboratorio e set cinematografico.

Il regista acquista nel 1987 la Beverly Johnson House, progettata nei primi Anni 60 da Lloyd Wright, figlio di Frank Lloyd Wright, e riconosciuta da HistoricPlacesLA come esempio di Mid-Century Modern. Nel 1991 commissiona a Eric Lloyd Wright, nipote di Frank, la piscina e il pool house, continuando a intrecciare la propria storia con quella della famiglia di architetti.

Negli anni successivi Lynch amplia il complesso: acquista nel 1989 la casa adiacente in stile brutalista, nel 1995 un edificio-studio e altri lotti di terreno. Il risultato è un insieme di sette strutture, con dieci camere da letto e undici bagni per oltre 1.000 metri quadrati. Una vera factory delle idee, dove ogni edificio ha un ruolo diverso: dallo studio di montaggio con sala proiezioni e biblioteca alla guest house fino allo studio cinematografico in cui ha perfezionato opere importanti, tra cui Mulholland Drive.

Al cuore del complesso, la casa principale di circa 200 metri quadrati con grandi superfici vetrate e lucernari che esaltano i materiali naturali e le geometrie nette. Oggi la proprietà è proposta sul mercato da Marc Silver di The Agency come «santuario creativo e punto di riferimento architettonico»: un unicum nel panorama immobiliare di Los Angeles, pronto ad aprirsi a un nuovo capitolo.

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