Un’installazione agli ex Magazzini Raccordati della Stazione Centrale e una mostra alla galleria Lia Rumma. L’artista romano Gian Maria Tosatti torna a Milano a due anni di distanza dalla personale al Pirelli Hangar Bicocca, con un doppio progetto: l’intervento visionario Paradiso e in contemporanea l’esposizione intitolata Es brent!.
Paradiso (dal 22 marzo fino all’11 aprile) è un’installazione concepita e progettata come una immagine distopica e lacerante di un cielo declinato in questo presente storico, in cui ogni prospettiva ideale sembra crollata. Una monumentale opera ambientale che si sviluppa su uno spazio di 3.000 metri quadrati, come un affondo diretto sulla realtà e sul tempo in cui viviamo. Agli occhi del visitatore si apre un paradiso svuotato, ridotto al proprio scheletro, devastato dal tempo o da qualcosa che lo ha lentamente consumato. Le sette volte celesti sono semi-crollate, infiltrate dall’umidità, dall’acqua, tappezzate di precari isolamenti. Le sette grandi aule dove risiedono le gerarchie angeliche sono vuote, abitate da clochard, avvolti nelle loro coperte termiche. Lungo il percorso, tra latrine sudicie e pozzanghere sciolte accanto a cumuli di neve, si insinua la sinistra sensazione che tutto ciò che vediamo sia il risultato di un atto di violenza. Una parete di marmo, su cui sono incisi tutti i nomi degli angeli, è in frantumi. Nell’ultima sala, dietro un grande portale di ferro un binario sotterraneo evoca una immagine indelebile nella memoria collettiva: la strada ferrata che si perde nella notte e conduce ai campi di sterminio.

Alla Galleria Lia Rumma la mostra Es brent! (dal 21 marzo all’8 maggio) porta questo orizzonte metaforico in una dimensione più intima e terrena. Il titolo, tratto da una canzone yiddish del 1938, chiama in causa direttamente il visitatore in una profezia. «La nostra città brucia» – recita il testo – «e tu stai lì a guardare con le braccia conserte». All’esterno della galleria campeggiano sei grandi bandiere trasparenti, appese ad alti pennoni. Le opere del 2025, appartenenti al ciclo Fondamenta alludono alla invisibilità̀ e all’irriconoscibilità dei poteri che governano il mondo dal 1945 a oggi.

Nella sala d’ingresso, un grande neon montato su una tipica struttura pubblicitaria, propone l’ambiguo rapporto tra i sogni di una società e le loro conseguenze. Al primo piano alcuni dipinti della serie Fireworks si ispirano alle riprese notturne delle città bombardate e del lancio di missili. Al piano superiore un nuovo ciclo pittorico ci conduce nelle dimensioni interiori del nostro sentimento del tempo, mentre alcune installazioni rivelano come la realtà si stratifichi creando enigmi esistenziali nella nostra vita quotidiana.
dove e quando: Paradiso dal 22 marzo fino all’11 aprile tutti i giorni, dalle 11 alle 17. Es brent! dal 21 marzo all’8 maggio
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