I nuovi linguaggi dell’artigianato calabrese, tra design, arte tessile e innovazione

Foto Studio Mare

Lontano dai cliché e vicina alle persone, la Calabria sta ridefinendo il proprio racconto attraverso l’artigianato contemporaneo. Un settore vivo, in fermento, che unisce l’eccellenza manifatturiera a un forte valore culturale. Le aziende protagoniste di questo nuovo rinascimento sono piccole realtà, spesso familiari, che producono oggetti unici capaci di esprimere emozione, territorio, futuro.

Dietro questo fermento c’è anche la mano delle istituzioni. La Regione Calabria, attraverso il lavoro dell’assessorato allo Sviluppo Economico guidato da Rosario Varì, sta accompagnando le imprese locali in un processo di crescita e posizionamento strategico. «L’artigianato non è solo produzione: è racconto, turismo, occupazione e cultura. Da tre anni lavoriamo fianco a fianco con gli artigiani, sostenendoli nel passaggio verso mercati nuovi e scenari internazionali» afferma l’assessore. In quest’ottica, il marchio Calabria Straordinaria è la nuova firma distintiva per le imprese che partecipano a fiere e manifestazioni. La Regione supporta il percorso con formazione, promozione e internazionalizzazione, facilitando la partecipazione a eventi come Milano Home, dove l’artigianato calabrese ha raccolto ampi consensi.

«Abbiamo costruito un sistema dove innovazione e tradizione camminano insieme. Diamo valore alle radici, ma con strumenti nuovi: digitalizzazione, ecosostenibilità, design» spiega l’assessore. Accanto alle politiche economiche, c’è un forte impegno sul fronte della formazione e del dialogo con il mondo della cultura e del design. Università, accademie e centri di ricerca sono coinvolti in progetti che mettono in rete saperi antichi e visioni contemporanee. «Ogni laboratorio artigiano è anche un luogo di turismo esperienziale e di educazione alla bellezza. Stiamo costruendo una Calabria in cui i giovani restano per creare, e non partono per cercare altrove ciò che qui può già nascere» conclude l’assessore.

Questo percorso è confermato dalla nostra selezione di realtà già note come Lanificio Leo la più antica fabbrica tessile calabrese in cui oggi la tessitura diventa visione e linguaggio, e altre conosciute a Milano Home. Come Wanos Wood Design impegnato nel recupero creativo per la produzione di arredi ecosostenibili; le proposte tessili di Fabbrica Tessile Bossio e di Simona Scollica, impegnata in un percorso di economia circolare in cui recupera «grammi di bellezza da chilogrammi di bruttezza» e il tessuto si fa racconto poetico ed ecologico; i saperi antichi di Elisabetta Nucaro, Ceramiche Jerinò e Ceramiche Condò fino alla bellezza quotidiana e iper-contemporanea di Positional.

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