Oltre 15mila metri quadrati (un terzo dell’intera superficie) e una spesa prevista che sfiora il miliardo di sterline. Un intervento considerato tra i più grandi rinnovamenti culturali del mondo. Il British Museum di Londra ha annunciato l’architetta di origine libanese Lina Ghotmeh vincitrice del concorso per il restyling delle gallerie del West Range che ospitano una vasta collezione di antichità greche, assire, egizie e non solo.
La visione di Ghotmeh ha particolarmente convinto la giuria per il suo approccio alla progettazione architettonica definito archeologico e per un design incentrato principalmente sull’uomo. La scelta all’unanimità è arrivata dopo una competizione durata nove mesi, che ha visto coinvolti oltre 60 team internazionali e successivamente cinque finalisti scelti da una giuria di dieci esperti, guidata dal presidente del museo George Osborne.
«Questo progetto è un dialogo tra passato e futuro, una stratificazione di storie e materiali, proprio come uno scavo archeologico. Siamo davvero entusiasti», ha sottolineato l’architetta che con il suo studio parigino ha ripensato gli spazi espositivi per migliorare l’esperienza di visita e la conservazione delle opere stesse con una particolare attenzione per la sostenibilità e l’impiego di materiali naturali.
Lo studio di Lina Ghotmeh non è nuovo a commissioni importanti, tra i lavori realizzati: l’Hermès Leather Workshop di Louviers, in Normandia, e l’Estonian National Museum di Tartu. Nella sua carriera, Ghotmeh ha vinto anche numerosi premi, tra cui il Grand prix AFEX 2016 e il Mies Van der Rohe Award 2017.
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