Una Liguria che sorprende, lontana dalle rotte convenzionali, si svela attraverso l’arte della ceramica. È questa la promessa del Festival della Maiolica, che dal 6 all’8 giugno 2025 trasforma la cosiddetta Baia della Ceramica – il tratto costiero tra Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure – in un distretto creativo a cielo aperto. Alla sua terza edizione, il festival si conferma appuntamento chiave per conoscere una tradizione secolare riletta con uno sguardo contemporaneo. Organizzato dalla Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus, in sinergia con le amministrazioni locali, il festival propone un calendario fittissimo di eventi: più di trenta appuntamenti tra mostre, installazioni, spettacoli teatrali, laboratori, convegni e progetti partecipativi, dislocati lungo dieci chilometri di costa.
Tra le mostre principali: Carlos Carlé e il grande gres al Centro Espositivo del MuDA – Museo Diffuso Albisola. A dieci anni dalla scomparsa dell’artista argentino, la rassegna curata da Enzo Biffi Gentili ripercorre l’opera di uno dei grandi scultori ceramisti del Novecento, trasferitosi nel 1973 ad Albisola, pionieristico nell’uso del gres ad alta temperatura, affiancandola a quella di dodici artisti contemporanei – da Carlo Zauli a Marta Palmieri – in un dialogo che rinnova la tradizione.

Al Museo della Ceramica di Savona, invece, il focus è sul legame tra ceramica e illustrazione, con due esposizioni: I desideri degli animali di Pia Valentinis, dove una fauna fantastica si anima su piastrelle dipinte di blu e bianco, e Creature. Dalla carta alla creta, con le opere in ceramica delle giovani illustratrici Giulia Pastorino, Letizia Iannaccone e Anais Tonelli, nate da un progetto del museo stesso. In parallelo, il progetto Un piatto per la comunità, nato da un laboratorio con Caritas Savona, riflette sul valore relazionale della ceramica attraverso un allestimento di piatti decorati in condivisione.
Nel cuore di Savona, la Pinacoteca civica ospita Nuove rotte per la ceramica, una mostra collettiva che racconta il patrimonio materiale dei dieci centri ceramici dell’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica – che sostengono la candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Accanto alle mostre, il festival esplora per la prima volta il rapporto tra ceramica e performing arts con il debutto del Festival TeatroCeramica. Curato da Officina900 con la direzione artistica di Gabriele Resmini, il progetto porta sul palco – e nei luoghi pubblici – un teatro fatto di monologhi, performance, installazioni che intrecciano parola, materia e gesto. Interventi site-specific animano invece il giardino e le sale del Museo Manlio Trucco, le vetrine storiche del Bar Pilar e la passeggiata sul mare.

Il programma si completa con eventi come workshop per adulti e bambini, progetti di arte ambientale come Bloomed Duct, riflessione sulla crisi idrica nell’area archeologica di Alba Docilia. Immancabile, la Cena in Bianco e Blu nella centrale Piazza Sisto IV, che invita i cittadini a condividere un momento conviviale con un tocco ceramico personale. A testimoniare l’apertura internazionale del progetto, anche la partnership con la Fondazione Officine Saffi e la residenza dell’artista olandese Koen Taselaar, che ha scelto la Baia come nuovo laboratorio visivo per approfondire la sua ricerca, orientata all’ambiguità visiva e alla costruzione di forme instabili e immaginate.
Un’occasione per riscoprire la ceramica non solo come patrimonio, ma come linguaggio vivo, capace di raccontare territori, creare comunità, ispirare futuro.
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