La storia dell’impresa si intreccia con quella del design al Molteni Museum che inaugura una nuova fase del suo percorso espositivo con Museum 2D, mostra curata da Ron Gilad che esplora la storia della grafica e della comunicazione del Gruppo Molteni.
A dieci anni dalla sua fondazione, il museo a Giussano (Monza-Brianza) si rinnova con un allestimento che intreccia il design dell’arredo con la dimensione visiva e narrativa della comunicazione, dimostrando come parole e immagini abbiano avuto un ruolo cruciale nel raccontare e definire l’identità dell’azienda.
La mostra propone un viaggio attraverso cataloghi, pubblicità, poster, gadget e brochure, raccontando le collaborazioni del gruppo con fotografi, graphic designer, art director e registi. Questi materiali, spesso considerati secondari rispetto agli oggetti di design, si rivelano invece strumenti fondamentali per veicolare il valore e la qualità progettuale dell’azienda.
Come sottolinea Ron Gilad: «Museum 2D trae ispirazione da materiali storici come elementi di graphic design, fotografie e campagne pubblicitarie, offrendo una nuova interpretazione della comunicazione del lavoro dell’azienda nel mondo. La mostra celebra questi materiali e ne esplora l’evoluzione, risignificando il passato».
Tra grafica e memoria
L’allestimento si sviluppa in diverse sezioni tematiche in cui sono protagonisti i marchi Molteni&C, UniFor, Dada e Citterio. Parole e immagini raccontano una storia parallela a quella degli oggetti, dei prodotti, delle collezioni: la sostengono e la arricchiscono esprimendo l’autorialità dei progetti. Al centro dello spazio, una selezione di fotografie racconta il design attraverso lo sguardo di autori come Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Leo Torri, Miro Zagnoli.
Nel transetto trasversale trovano posto i progetti di comunicazione multimediale, tra cui House of Molteni – serie web che esplora le case di trendsetter internazionali –, La vita in un armadio – video dello spettacolo teatrale interpretato da Anna Galiena con la scenografia di Margherita Palli – e White Noise, cortometraggio di Beniamino Barrese e Mattia Colombo che omaggia Venezia e Carlo Scarpa.

Le pareti laterali ospitano un racconto cronologico delle pubblicità storiche, firmate da agenzie e creativi come Young & Rubicam, Annamaria Testa e FCA/Sabbatini Baldoni Panzeri. I claim pubblicitari più celebri, come Dagli Appendini alle Ante e Il Pensiero Mobile, testimoniano la capacità della comunicazione di interpretare e amplificare l’identità del brand.
Un focus speciale è dedicato all’evoluzione dei loghi aziendali, dagli anni Trenta a oggi, illustrando il lavoro di Felix Humm, Studio Cerri e Nicola-Matteo Munari per la costruzione dell’identità visiva dei diversi marchi. Poster, gadget e inviti raccontano le collaborazioni tra le aziende del gruppo e gli architetti, i grafici, gli illustratori, l’art direction di Luca Meda per Molteni&C e Dada e quella di Pierluigi Cerri per UniFor, seguite poi da Vincent Van Duysen per Molteni&C/Dada dal 2016 e Studio Klass per UniFor/Citterio dal 2020.
Uno dei gadget più celebri, un aquilone realizzato in occasione del Salone del Mobile 1978, rappresenta uno dei simboli della mostra ed elemento fondamentale per la realizzazione di un’installazione nel patio esterno del Museo.
Dal passato al futuro: Molteni Theatre
Parallelamente alla mostra, è stato riaperto il Molteni Theatre, spazio progettato nel 2006 da Patricia Urquiola e ora ripensato da Ron Gilad. Questo ambiente, che mantiene la sua vocazione di hub multimediale con un ampio catalogo di film e video sui designer e gli architetti, accoglie una selezione di pezzi storici della produzione Molteni&C e UniFor, offrendo un ponte tra la memoria e il futuro del design.
dove: Molteni Museum, via Rossini 50, Giussano (Monza-Brianza)
quando: dal 2 marzo 2025
info: visite guidate su appuntamento, lunedì-venerdì 10.00-17.00, museum@moltenigroup.com
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