Il nuovo hotel Romeo progettato da Zaha Hadid a Roma è uno straordinario connubio di storia e innovazione

Foto Chris Dalton

Dopo Napoli, inaugura nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, l’Hotel Romeo Roma, un urban resort unico nel suo genere, racchiuso in un palazzo nobiliare del XVI Secolo e ristrutturato da Zaha Hadid Architects: un incredibile incontro tra storia secolare e architettura contemporanea, che lascia il visitatore letteralmente a bocca aperta. Settantaquattro stanze, tra camere e suites che incarnano un nuovo standard dell’ospitalità dove si concentrano arte, architettura, design e ottimo cibo. Ma andiamo con ordine, per accompagnarvi tra stanze antichissime e arredi futuristici, e raccontarvi la genesi di un grande progetto, ideato dallo studio Hadid nel 2014.

In questi dieci anni una serie infinita di difficoltà ha visto impegnati l’architetto Ivan Russo – direttore generale di Romeo Design – e Paola Cattarin di Zaha Hadid Architects in un incredibile percorso a ostacoli, che oggi, a opera finita raccontano con un sorriso di vera soddisfazione: «Convertire Palazzo Capponi nel Romeo Roma Hotel è stata una vera impresa di ingegneria strutturale. L’ostacolo maggiore? Semplicemente, la storia plurimillenaria di Roma e la sua eredità architettonica. In aggiunta alla complessità del progetto, il sito si è rivelato molto più antico di quanto precedentemente anticipato dato il ritrovamento di antichi muri romani». Oggi – grazie all’intervento congiunto della Soprintendenza Speciale Archeologia, delle Belle Arti e Paesaggi di Roma – quel patrimonio è visibile dalla piscina trasparente, che dalla Spa si estende al cortile.

Foto Chris Dalton

In ogni angolo del Romeo Roma svettano le linee fluide e dinamiche tipiche di Hadid, e ciascun ambiente è impreziosito da materiali di alta qualità come il marmo di Carrara, la pietra lavica, il vetro, l’ebano e il Krion, che oltre all’estetica, vantano una funzionalità nel migliorare l’acustica e regolare naturalmente la temperatura degli spazi. E poi c’è l’arte, che porta letteralmente alle stelle il livello di hôtellerie: al Romeo le opere di artisti contemporanei come Christian Leperino, Mario Schifano, Mimmo Paladino e Francesco Clemente decorano a perdita d’occhio la maggior parte degli spazi, rendendo a tutti gli effetti l’hotel una galleria diffusa, arricchita dei reperti storici emersi durante i lavori di restauro, tra cui la testa in marmo bianco di Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto.

Foto Chris Dalton

Qui, nella cornice carica di storia di via di Ripetta, l’esperienza riservata agli ospiti si configura davvero come unica: a rendere ancor più speciale l’offerta c’è Alain Ducasse, che sbarca nella città Eterna con il suo primo ristorante: «Aprire a Roma è una grande felicità. Prima di tutto perché amo profondamente e sinceramente l’Italia e poi perché questo nuovo ristorante, nel cuore della capitale, è un luogo prestigioso e molto speciale. Spero che regali agli appassionati della buona cucina un’esperienza indimenticabile della gastronomia francese contemporanea», ha dichiarato lo chef pluristellato.

Dove: Hotel Romeo Roma, via di Ripetta 246, Roma

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