Affacciato sul mare, lungo i sentieri tra Levanto e Monterosso, il Podere Lovara riemerge dalla vegetazione mediterranea come un miraggio silenzioso. Per anni nascosto e inaccessibile, oggi torna a vivere grazie a un paziente lavoro di cura e visione. È il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – a restituirlo alla collettività, con un progetto che non si è limitato a restaurare gli edifici, ma ha ricostruito il legame tra architettura, agricoltura e paesaggio. Qui, dove i muretti a secco ridisegnano i terrazzamenti e gli olivi dialogano con il profilo della costa, si racconta una Liguria autentica, fatta di gesti antichi e sguardi rivolti al futuro.
Raggiungibile solo a piedi, immerso tra uliveti, vigne e mare, il podere sul promontorio di Punta Mesco (La Spezia) – uno degli angoli più suggestivi del Parco Nazionale delle Cinque Terre – è aperto al pubblico da maggio. Donato al FAI nel 2009, il Podere Lovara comprende 45 ettari di macchia mediterranea e tre edifici rurali oggi completamente restaurati. Casa Rossa, con spazi di accoglienza e ristoro, venne costruita nel Settecento ed è stata abitata fino agli Anni 80. Casa Bianca, che ospita il video Questo è un Parco dell’uomo, narrato da Dario Vergassola, che ripercorre le vicende di questo luogo e del territorio circostante, spaziando tra documenti e testimonianze, natura e letteratura, tra cui Italo Calvino ed Eugenio Montale, che a Punta Mesco intitolò una poesia. E infine Casa Nuova, destinata al personale.
Il progetto ha riportato in vita non solo gli edifici, ma anche il paesaggio agricolo originario, con muri a secco e terrazzamenti coltivati a picco sul mare, anch’essi restaurati e reimpiantati dal FAI. Il recupero è anche un esperimento di autosufficienza energetica e di gestione a impatto zero sull’ambiente: un luogo che promuove l’educazione al paesaggio e la tutela dell’ambiente in sé, a partire dalla sua gestione e dall’esperienza culturale che offre al pubblico, non solo raccontando la sua storia, ma anche invitando a comportamenti individuali virtuosi.
Il progetto è frutto della collaborazione con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Comune di Levanto, con il contributo di partner come Fondazione Zegna, Ferrarelle, Epta e Rolex. Il risultato è un centro culturale e ambientale vivo, pensato per camminatori, famiglie, scuole e turisti consapevoli, dove la bellezza paesaggistica si intreccia con la memoria agricola e la visione del futuro.

Podere Lovara si aggiunge agli altri Beni del FAI aperti al pubblico in Liguria: l
Abbazia di San Fruttuoso a Camogli; Casa Carbone a Lavagna; il Promontorio e Torre di Punta Pagana a San Michele di Pagana, frazione di Rapallo; l’antica Barberia Giacalone a Genova e Casa e Collezione Laura a Ospedaletti. Il 23 maggio inaugurerà Villa Rezzola a Lerici, giardino inglese sulla riviera di Levante in una villa di fine Ottocento. L’accesso a Podere Lovara è incluso nella Cinque Terre Card. Il podere è aperto fino al 31 ottobre, dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 17.
L’articolo Il paesaggio ritrovato alle Cinque Terre: Podere Lovara riapre grazie al FAI sembra essere il primo su Living.