Una linea attraversa i vari ambienti: a volte è più netta, altre più sfumata, può seguire il profilo dolce di una duna di sabbia o il pendio irregolare di un vulcano. Sono i diversi orizzonti che Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto hanno deciso di portare con sé tra le stanze del Brera Design Apartment, progetto-manifesto che hanno realizzato con la collaborazione di diverse aziende, tra cui Bolzan, Artecasa e Botteganove, main partner dell’evento.
«Provate a cercare la parola ‘orizzonti’ nel vostro telefono, sarete sorpresi dalla quantità di immagini che troverete», suggeriscono i designer mentre ci accompagnano tra le stanze dell’appartamento al terzo piano di un edificio primi novecento di via Palermo, svelato con qualche giorno di anticipo rispetto all’inizio della Design Week. «Guardare l’orizzonte, fotografarlo, è una cosa che tutti facciamo senza quasi accorgercene, siamo partiti da una serie di immagini per dare nuova vita allo spazio».
Aperto solo su invito durante il Fuorisalone e su appuntamento dal 2 al 25 maggio (info@brerdesignapartment.com), il progetto Orizzonti è uno spaccato sul lavoro dei due creativi, fondatori studio Zanellato Bortotto, che attingono al loro quotidiano e reinterpretano i vari ambienti a partire da una serie di paesaggi, fotografati durante i viaggi o fissati nella memoria, rielaborandoli sotto forma di arredi, finiture o rivestimenti. Così, l’acqua mossa dei canali veneziani può dare vita a un mobile in legno dalla superficie ondulata, le ‘barene’ diventano una parete rivestita di piccole piastrelle e il ‘caìgo’, la fitta nebbia tipica della Laguna, ispira una carta da parati dalle sfumature impalpabili.
E dalla città di Venezia, luogo del cuore, lo sguardo si sposta verso altri orizzonti: le campagne in estate fotografate da Luigi Ghirri con il giallo verdastro dell’erba bruciata dal sole ispirano l’ingresso, i tramonti infuocati della Namibia che ritroviamo nella camera da letto, i paesaggi lunari dell’Etna che decorano le pareti del bagno e, per finire, il corridoio avvolto nel blu profondo che rappresenta la veduta da un aereo in volo, con un portale luminoso che si apre simbolicamente verso un’altra dimensione.

A completare gli ambienti, una serie di libri, oggetti e souvenir che Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto hanno scelto tra quelli presenti in casa loro, insieme alle opere d’arte di artisti contemporanei come Giuditta Verdrame, Laura Sans Gassó e Francesco Pedrini e una bellissima selezione di pezzi provenienti dalla galleria Luisa Delle Piane. Tra sculture di Andrea Branzi, Ingo Maurer e Lisa Ponti, c’è il nostro pezzo preferito: la lampada Arc en ciel di Andrea Bellosi. Poteva forse mancare tra tutti questi cieli un arcobaleno proiettato sul soffitto?
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