L’arte contemporanea incontra il vetro 

Sala Dell’Acqua, Barovier&Toso Arte – Foto di Francesco Allegretto

Non solo vetro: Barovier&Toso Arte è un nuovo spazio all’interno dello showroom a Murano della storica vetreria, pensato per la promozione dell’arte contemporanea, di giovani talenti e dei loro lavori. La spinta arriva dal presidente della Barovier&Toso, Rinaldo Invernizzi amante dell’arte (ci ha detto che non ama definirsi collezionista) è anche un pittore e che diventa ora anche gallerista, per abbracciare con un nuovo profilo, la sua passione.

Sala Dell’Acqua, Barovier&Toso Arte – Foto Francesco Allegretto

L’iniziativa è portata avanti assieme a Mara Hofmann, direttrice della galleria con cui è stato deciso di portare in mostra lavori che hanno un rapporto stretto con le cose fatte a mano, opere dall’estetica contemporanea e non obbligatoriamente in vetro. Il vetro però ha una relazione speciale perché, come emerge da questa prima mostra dal titolo Glass Art in Dialogue / Arte del vetro in dialogo è stato chiesto alle due autrici scelte Marija Jaensch e Amy Thai, di misurarsi con questa materia che non avevano mai sperimentato. E per farlo, sono state guidate dalla rete di contatti della vetreria che le ha messe in contatto con alcuni maestri vetrai muranesi. 

L’Offerta del Cuore, Marija Jaensch – Foto Francesco Allegretto

Per questo primo appuntamento (i prossimi saranno a giugno e poi a novembre) sono state scelte due artiste che lavorano in maniera differente. Marija Jaensch, olandese, fa un lavoro che si sviluppa in due fasi: prima approfondite ricerche accademiche su dipinti medievali e rinascimentali, da questi estrapola dei dettagli che trasforma nei soggetti di grandi quadri tessili realizzati con tessuti dipinti e cuciti da lei. Per la sua prima opera in vetro ha scelto un arazzo francese del ‘400 conservato al Louvre da cui a dato vita a cinque alberi spogli in vetro cristallo, ricalcati dal motivo decorativo del fondale,  e un cuore sospeso dal soffitto che rappresenta la presenza umana.

Corrente sotterranea, Amy Thai – Foto Francesco Allegretto

Amy Thai, arriva dall’Australia, ma sposta continuamente il suo studio inseguendo materiali sempre diversi. Ha iniziato il suo percorso lavorando con i fiori e poi ha portato il senso effimero del mondo floreale verso materiali durevoli con la scultura. Il risultato sono lavori che mettono in evidenza il rapporto tra temporaneo e permanente, con volumi che catturano le forme organiche della natura. Anche lei ha lavorato per la prima volta con il vetro per realizzare opere che raffigurano il movimento delle correnti sotterranee.

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