L’effetto specchio trasforma (e amplia) un appartamento milanese di 80 mq

Foto Sara Magni

Il Minimalismo incontra il Brutalismo, ma anche l’industrial e un tocco Pop. Nel progetto di ristrutturazione di un appartamento di 80 mq nel cuore quartiere milanese di NoLo, i diversi stili sono dosati in modo equilibrato.

Lo spazio è stato ripensato dallo studio Kick.Office per adattarsi alle esigenze del padrone di casa, un professionista quarantenne, a partire da una piccola “magia”: il setto che taglia trasversalmente la casa e che divide la zona giorno è stato risolto con il rivestimento a specchio creando  illusione di continuità. La sensazione di fluidità inoltre stata enfatizzata dai due terrazzi sui lati opposti dell’abitazione, che di fatto la aprono su tutti quattro i punti cardinali.

Sfida vinta per questo ingombro strutturale impossibile da eliminare, «diventato invece paradossalmente il fulcro di un percorso circolare di ambienti connessi», affermano gli architetti. Il soffitto inclinato (siamo al sesto e ultimo piano dell’edificio di nuova costruzione) instaura insieme alle superfici specchianti la percezione di nuove spiazzanti geometrie all’interno degli ambienti. Come avviene con la libreria nella nicchia realizzata con ripiani di ferro verniciato nero che sembra così lunghissima.

Foto Sara Magni

Il riferimento allo stile industriale lo danno le porte scorrevoli in policarbonato, soluzione che garantisce al contempo privacy senza sacrificare luminosità e la comunicazione tra le varie zone; elementi che dialogano con il pilastro in cemento armato a vista che assume presenza di monolite, lasciato così con un’ispirazione nata in corso d’opera.

Dalla zona giorno il disimpegno dall’intenso “color dattero” fa da filtro a quella che è la camera principale col bagno en suite, uno spazio raccolto ed estremamente funzionale. Dal soggiorno si accede anche alla seconda camera utilizzata come studio o stanza per gli ospiti col suo bagno indipendente. E qui un altro trucco: la grande doccia centrale con un doppio accesso serve entrambi i bagni come perno a zona notte. Il rivestimento in piastrelle quadrate scure color carbone è un dettaglio audace che crea un’atmosfera intima e sensuale, nella quale sentirsi avvolti. Nel bagno principale il multistrato diventa sia rivestimento che arredo connotandolo di una precisa matericità.

Foto Sara Magni

«Questo progetto ha proprio a che fare con superfici, finiture e la loro varietà che si sussegue in tutta la casa», specificano gli architetti.

L’arredamento si fa giocoso con dei pezzi molto definiti come le sedute firmate Muller Van Severen, il tavolo di Ronan & Erwan Bouroullec e le luci di Jasper Morrison o Sabine Marcelis.

Il colore è un elemento molto presente, come peraltro in tutti i progetti dello studio Kick.Office: «Qui la palette è neutra. Domina il grigio freddo delle parete e gli episodi di colore come il ruggine della cucina, il tono ricercato di marrone del disimpegno, il nero nella doccia e il senape del soffitto che si estende a tutta la casa come elemento continuo». Un approccio cromatico che vuole omaggiare quello di Le Corbusier e che, garantiscono gli architetti, trova la massima esaltazione nella luce calda all’ora del tramonto.

Foto Sara Magni
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