Un fungo, un giunco, una lanterna, un obiettivo fotografico: sono diverse e distanti le fonti di ispirazione per la nuova collezione di luci Lodes OUTDOOR, una gamma di prodotti versatili, pensati per contesti domestici o progetti contract. Terrazze, pergole, giardini, sistemi ombreggianti e anche elementi architettonici come giardini verticali, le nuove lampade per esterni del brand veneto non solo illuminano gli spazi, ma ne definiscono lo stile. «La nostra interpretazione dell’illuminazione outdoor vuole essere inedita e non convenzionale, per offrire soluzioni che siano al tempo stesso funzionali e decorative» dichiara Massimiliano Tosetto, managing director di Lodes, racchiudendo in una frase l’essenza dell’intera gamma, che unisce alte performance tecniche a una ricerca formale di rottura.
LA NUOVA GAMMA LUCI OUTDOOR DI LODES
Lanciata in occasione dell’ultima edizione di Euroluce, la collezione è stata disegnata dal R&D del brand e da tre designer di fama internazionale: Snøhetta, Patrick Norguet, Estudi(h)ac. Ogni pezzo ha una personalità spiccata e dimostra fin dal primo sguardo come sia stata dedicata un’attenzione al segno decorativo maggiore rispetto a quella normalmente riservata a soluzioni “standard” come bollard e paletti. Ma la ricerca di un design audace e accattivante non è andata a discapito delle performance illuminotecniche e della qualità dei prodotti. Ottiche performanti e anti-abbagliamento, elevata protezione IP e alta resistenza agli impatti, dimmer onboard vanno di pari passo a sorgenti Led e componenti facilmente smontabili e sostituibili, per prolungare il ciclo di vita dell’oggetto impattando meno sull’ambiente. La palette cromatica è stata identificata con particolare riguardo; le finiture spaziano da tonalità neutre al verde naturale, fino a un caldo marrone testa di moro e consentono di accostare prodotti di famiglie differenti scelti nella medesima nuance.
I MUST DELLA COLLEZIONE
Patrick Norguet firma due prodotti dall’anima diversa. Il primo è Focus, un proiettore ispirato al mondo della fotografia; la sua forma ricorda quello di un obiettivo con ottiche e rotelle, e può essere utilizzato a soffitto, a parete o a terra con supporto in metallo. Più delicato Kinno, il bollard a forma di fungo con paralume-cappello e parte inferiore che funge da diffusore in materiale plastico trasparente, lavorato per ricreare l’effetto tridimensionale delle spore.

Le luci outdoor di Lodes
Disponibile in differenti dimensioni, si integra perfettamente nel verde. Sono pensate per essere posizionate tra cespugli e piante anche gli steli Reed, il cui design è targato Lodes. Declinati nella versione tonda o a bacchetta, sono montati su una sottile bacchetta di metallo ideale da piantare in un vaso o in un’aiuola. Più bold e materica Stitch di Estudi(h)ac, contemporanea rilettura delle classiche lanterne con intreccio tessile, da usare come lampada da appoggio a terra o su un tavolo, oppure da sospendere, anche in gruppo.
L’articolo Luci outdoor tra natura e artificio sembra essere il primo su Living.