Un viaggio nel design e nella creatività italiana del dopoguerra, dal 5 aprile al 29 giugno nelle sale del Complesso monumentale di San Micheletto a Lucca. La Fondazione Ragghianti presenta la mostra Made in Italy. Destinazione America 1945-1954. L’esposizione, curata da Paola Cordera e Davide Turrini, documenta l’evoluzione della produzione artistica, artigianale e industriale italiana negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, evidenziando l’importanza del rapporto con gli Stati Uniti nel favorire lo sviluppo e la promozione del designed and made in Italy.
Dai vetri Venini alle creazioni di Carlo Mollino, dalle ceramiche di Gio Ponti, Lucio Fontana e Fausto Melotti alle calzature di Salvatore Ferragamo, la mostra racconta, con un forte taglio interdisciplinare, un periodo di grande fermento creativo e di rilancio internazionale attraverso opere pittoriche, scultoree e grafiche, oggetti d’arte applicata e di design, accessori di moda, disegni di allestimenti, prodotti e documentazioni.

L’esposizione si inserisce nel contesto storico dell’Italia del dopoguerra, un periodo caratterizzato da un intenso dialogo con gli Stati Uniti, volto a promuovere la produzione artistica, artigianale e industriale del Paese. In questi anni, segnati dal Piano Marshall e dalla Guerra Fredda, le relazioni tra i due Paesi diedero impulso a numerose iniziative di valorizzazione del Made in Italy oltreoceano. Grazie all’impegno di enti come la CADMA (Commissione Assistenza Distribuzione Materiali Artigianato) presieduta da Carlo Ludovico Ragghianti, dalla CNA (Compagnia Nazionale Artigiana) e della Handicraft Development Inc., furono organizzati eventi di grande rilevanza per la diffusione dei prodotti italiani negli USA, tra cui le mostre alla House of Italian Handicrafts (1947-1956), l’esposizione itinerante Italy at Work (1950-1953) e le rassegne commerciali ospitate in prestigiosi stores come Macy’s e Kauffmann.

«Attraverso un ricco repertorio di materiali d’archivio, vogliamo offrire una nuova prospettiva sugli oggetti iconici di quel periodo e sui loro esemplari conservati nei musei, affrontando temi come le relazioni culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti nel dopoguerra, le reti internazionali che coinvolsero politici, critici, artisti e designer di spicco, nonché la storia di eccellenze manifatturiere, alcune delle quali tuttora in attività», hanno commentato Alberto Fontana e Paolo Bolpagni, presidente e direttore della Fondazione Ragghianti.
dove: Complesso monumentale di San Micheletto, via San Micheletto, 3, Lucca
quando: dal 5 aprile al 29 giugno
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