Mantra, lo street artist che dipinge farfalle extra large sui muri

Avete presente quei bambini che sin da piccolissimi nutrono un ineludibile interesse noi confronti di insetti e fiori? L’artista francese Mantra, nome d’arte di Youri Cansell, era uno di loro. Da sempre ‘ossessionato’, come lui stesso si definisce, dal mondo naturale, è arrivato oggi a farne soggetto di grandi installazioni a cielo aperto intorno al mondo.

Tra le ultime, il più grande murale creato sul tetto di un edificio. L’opera, che celebra la biodiversità di specie in estinzione, si trova a Downtown Miami, sopra il Southeast Financial Center (SEFC), e conta una superficie di 3.250 metri quadrati.

Photos by Justkids.art

Per realizzarla l’artista ha impiegato oltre 400 ore di lavoro. Si tratta di un murale extra size, che sembra scattare una perfetta istantanea di 18 variopinte farfalle di altrettante varietà, leggiadramente poggiate sul tetto dell’edificio.

Grazie a tour pubblici durante la Miami Art Week 2024, i visitatori hanno potuto osservare i lavori in corso dall’alto nella torre principale del South East Financial Center.

Come per tutte le altre opere d’arte a sua firma, Mantra ha condotto un lavoro di ricerca preventivo a cui ha fatto seguito la fase creativa completamente hand made, a mano libera.

Perché dipingere farfalle XXL in località urbane? Il suo obiettivo è, su tutti, quello di ri-creare un dialogo forte e intenso tra la comunità cittadina e quella dimensione naturale che spesso crediamo poter trascurare vivendo nelle metropoli.

È un richiamo all’attenzione. Ne abbiamo parlato con lui.

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Qual è il tuo rapporto con le farfalle e perché spesso ti affidi a questo tema?

Le farfalle sono un soggetto centrale per la mia arte negli ultimi anni. Oltre alla loro connessione simbolica con la metamorfosi e ai significati che l’umanità ha attribuito loro, le vedo come rappresentazione della vita, in generale. Riflettono appieno il fascino e l’attaccamento che provo per ciò che genericamente chiamiamo “Natura”. Con i miei lavori cerco di riconnettere Umanità e Natura e di creare un dialogo che enfatizzi il nostro ruolo in un mondo profondamente interconnesso in queste due dimensioni.

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Come ti prepari per rappresentare farfalle e insetti in modo così dettagliato e iper realistico?

Studio insetti e farfalle da decenni, tutto è nato da una semplice attrazione da bambino. Nel corso degli anni, il mio approccio è diventato più preciso: ho collaborato con scienziati e imparato dagli entomologi presso i loro laboratori. Come artista trasformo queste osservazioni scientifiche in arte. Le mie creazioni si basano sulla documentazione personale frutto di escursioni in cui osservo la natura e scatto fotografie. Spesso visito anche collezioni entomologiche con l’obiettivo di approfondire la mia ricerca.

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Dipingi a mano libera, anche nel caso di queste opere dalle enormi dimensioni. È vero?

Ho sempre dipinto a mano libera; è così che ho imparato a dipingere ed è il fulcro del mio approccio artistico. La considero una forma d’arte già di per sé. Richiede concentrazione e attenzione, che mi consentono di trovare un equilibrio mentre cerco il gesto giusto. Ciò che mi piace delle opere su larga scala è il modo in cui riflettono la mia visione e le sfide che comportano: dipingere in formato XXL mi spinge a superare me stesso, affrontando condizioni meteorologiche imprevedibili, sforzi fisici e la perseveranza necessaria per completare un progetto così imponente e dispendioso in termini di tempo.

Il mio processo iniziale è molto simile alla grisaille, una tecnica (di chiaroscuri, ndr) che enfatizza luce, ombra e forma senza basarsi inizialmente sul colore. Utilizzo un rullo e un’asta per pittura, iniziando con una linea marrone scuro su uno sfondo grigio chiaro, poi un’altra, finché non riesco a trovare la giusta proporzione per completare l’intero schizzo. Solo a quel punto passo alla scelta dei colori.

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Qual è l’obiettivo della tua arte?

Con questa opera d’arte al Miami SEFC, nello specifico, il mio obiettivo è creare un dipinto scientificamente accurato che porti valore all’edificio, ponendo l’accento sulla ricchezza e la diversità della comunità, della cultura e della fauna della metropoli. Con 18 farfalle, tra cui specie in via di estinzione come la Miami Blue, spero di sensibilizzare in merito alla loro conservazione. Non sto cercando di imporre a chi osserva un messaggio immobile: al contrario, mi piacerebbe che ognuno interpretasse l’opera a proprio modo. Nel complesso, spero che il mio lavoro susciti domande a proposito del rapporto che intercorre tra natura ed esseri viventi.

Spero di coinvolgere l’opinione pubblica in discussioni significative: che credo sia la chiave per una società sana.

L’arte è uno strumento potente che connette le persone, soprattutto, con se stesse, e in questo modo l’arte diventa uno strumento di miglioramento anche per le città. Per natura, sono dense di stimoli, a volte anche caotici, che rendono sempre più faticosa la ricerca di equilibrio. Come possiamo costruire una società sana, se siamo sbilanciati e disorientati? A mio avviso, l’arte offre soluzioni e risposte a queste sfide. Che si tratti di musei, gallerie o spazi pubblici, ci dà la possibilità di prenderci una pausa, di respirare e fare un passo indietro.

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Cosa ti ispira?

La curiosità guida la mia immaginazione. Mentre la mia arte è ispirata da un fascino innato nei confronti di qualsiasi forma di essere vivente. Imparo dai canti degli uccelli, dal vento, dai vulcani e dalle stelle. Posso perdermi a guardare una farfalla volare e, all’improvviso, sorprendere il mio sguardo intrappolato nella ragnatela del ragno che la sta – ahimè – mangiando. Questi momenti mi ispirano, perché dalla morte di uno l’altro sopravvive e un’idea può apparire allo stesso tempo. Come ha detto David Lynch: “Ideas come to us. We don’t really create an idea, we just catch them”.

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Hai in programma di tornare, artisticamente, in Italia?

Mi piacerebbe moltissimo. Uno dei miei progetti più memorabili, a oggi, è stato curato da Francesca Lavazza a Torino. In passato, ho avuto anche modo di lavorare ad Arcugnano e Fimon in provincia di Vicenza; a Lana, in Alto Adige e a Lecce. Spero di avere presto l’opportunità di creare altri bellissimi progetti in Italia.

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