Si terrà dal 22 al 25 gennaio 2026, la nuova edizione di Milano Home, la fiera dedicata al mondo della casa e dell’abitare che esplora il mondo del retail tra design, artigianato e sostenibilità. Organizzata da Fiera Milano, la manifestazione si propone come un ecosistema di relazioni, idee e opportunità per i professionisti del settore. Al centro dell’edizione 2026, il negozio come spazio di esperienza, dove il cliente entra in contatto con la storia e le passioni del negoziante.
«In un mondo che cambia rapidamente, i nostri negozi possono tornare a essere luoghi di incontro. Oggi parliamo del valore umano del retail, della bellezza come forma di relazione e di come design ed esperienza possano accendere le città», ha commentato Emanuele Guido, Head of Home, Fashion & Leisure Exhibitions di Fiera Milano, in occasione della presentazione alla stampa. «Siamo nella fase dell’human retail, dove “human” non è antitetico a “digital” ma al contrario», aggiunge Guido portando ad esempio un negozio storico del centro Italia che grazie ai video Tik Tok fatti dalla nipote del proprietario ha trovato un modo di raccontare la propria storia ad un pubblico più ampio.
Durante la conferenza stampa, due professioniste del settore hanno presentato il proprio punto di vista sull’evoluzione dei punti vendita: Gaia Monfrini, interior stylist e home stager, che guida il pubblico nei cosiddetti “Safari” di Milano Home, e Ilaria Apolloni, gift & event planner, che accompagna negozianti e visitatori nel fare scelte consapevoli.
«C’è bisogno di rimettere l’esperienza umana del commercio al centro, di riaffermare l’importanza del cliente come persona, della magia che nasce quando un negozio smette di essere semplicemente un punto vendita e si trasforma nell’estensione di chi l’ha creato, quando il negoziante riesce a trasmettere la sua storia», commenta Gaia Monfrini. «Il piccolo negozio vince quando osa, quando riesce a comunicare una storia unica. É come se il negoziante consegnasse al cliente le chiavi del suo mondo. Ma non basta: il negozio non si deve limitare solo a questo, deve trasformarsi in un’esperienza da vivere, deve tornare a essere un luogo di incontro, dove intrecciare delle relazioni. Anche per le nuove generazioni: deve tornare a essere un porto sicuro».
E dallo storytelling allo “story-living” il passo è breve: le storie devono essere raccontate ma anche vissute. Per attirare l’attenzione di un cliente sempre più distratto, il negozio sempre più spesso si trasforma in una piccola piattaforma culturale dove, oltre ai prodotti in vendita, vengono proposti eventi, workshop, masterclass.
Centrale, anche quest’anno, sarà il tema dei regali. «Quando si sceglie un oggetto da donare, tutto parte dal negozio che si trasforma e diventa una sorta di trendsetter», commenta la gift planner Ilaria Apolloni. «Mi faccio consigliare dal negoziante perché mi fido di lui e allo stesso tempo comunico al destinatario del regalo che sono stato in quel determinato negozio».
Tornando alla fiera, il percorso espositivo si articolerà in quattro padiglioni tematici – Elements, Vibes, Mood e Taste – dedicati a stili e ispirazioni che spaziano dall’home décor alla tavola, dal tessile alla profumazione d’ambiente.

Numerosi i progetti curatoriali come The Green Circle, dedicato all’innovazione sostenibile di Isabella Goldmann; Agorà, una collezione di venti capsule collection che raccontano la sapienza del fatto a mano con uno sguardo al futuro del retail curata da Marco Merola, fondatore del concept store Casimiro di Reggio Emilia; Manifatture in Scena, omaggio alle grandi tradizioni europee dell’arte della tavola a cura di Ulderico Lepreri e Nove Botteghe+5, a cura di Gumdesign, che propone un viaggio nel saper fare italiano in modo complementare e contiguo a Manifatture in Scena.

Tra i progetti speciali: Bau House, itinerario dedicato al mondo pet e al design per la vita condivisa con gli animali; Scandinavian Mood, in cui emerge l’armonia e la semplicità del design nordico, e GourMeet: un viaggio nel cibo gourmet confezionato di alta gamma.
Ampio spazio anche ai contenuti formativi: la Retail Academy propone oltre 80 ore di incontri e workshop per i negozianti, mentre i talks in collaborazione con POLI.design e Platform Architecture and Design approfondiscono il design della tavola e il dialogo tra minimalismo e decorazione negli interni contemporanei. Tornano infine i Safari Tour, percorsi guidati tra brand, materiali e storie che rendono la fiera in un’occasione di approfondire relazioni e conoscenze.
L’articolo Milano Home 2026 punta sui negozi e sul retail esperienziale sembra essere il primo su Living.


